Un annuncio che fa tremare duecento lavoratori e Cgil, Cisl e Uil sono pronti a dichiarare guerra al governatore de Luca. I sindacati di Sviluppo Campania apprendono congrandissima preoccupazionei contenutidi quanto riportato nel “piano di riordino delle società partecipate dalla Regione, infatti, Sviluppo Campania viene indicata come società per cui è necessario intervenire con un contenimento dei costi, prefigurandosi, quindi, ulteriori enormi sacrifici per tutti i lavoratori. Nel documento viene anche indicata una stima dei risparmi attesi e si legge testualmente: “Tra riduzione del costo del personale e cassa integrazione, il risparmio stimato dal 2017 al 2020 è di circa 10 milioni di euro”. Si legge in una nota a firma dei sindacati: “Quanto scritto nel testo è gravissimo. Dopo mesi e mesi di attesa delle famose commesse e attività che la Regione si era impegnata a conferire a Sviluppo Campania, dopo numerosi tentativi falliti di interlocuzione con i vertici regionali, dopo mesi di attesa della ricapitalizzazione, dopo diversi inviti rivolti ai lavoratori a stare tranquilli, oggi ci troviamo di fronte a una delibera in cui si preannuncia uno scenario “lacrime e sangue” per i lavoratori di Sviluppo Campania. E’ da respingere con fermezza ogni tentativo di scaricare ancora una volta sui lavoratori incapacità politiche e gestionali e la mancanza di una prospettiva chiara e definita in termini di commesse e di sviluppo dell'azienda da parte del Socio Regione. Le organizzazioni sindacali di Sviluppo Campania sono pronte alla mobilitazione a difesa del lavoro e metteranno in atto tutte le forme di lotta finalizzate al rilancio della nostra Azienda e alla tutela dell’occupazione.