GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Il caso

Stupro di gruppo su una quindicenne, il sindaco di Pimonte: "Una bambinata". Poi si scusa

Bufera su Michele Palummo, parlamentari di Pd e sinistra: "Indegno, si dimetta"

di Redazione
Stupro di gruppo su una quindicenne, il sindaco di Pimonte:

Lei ha già pronte le valige, la sua famiglia ha deciso di lasciare Pimonte. Ma il sindaco invece di pregarla di restare, ci mette il suo per farla sentire estranea a casa sua. Estranea ad una logica in cui uno stupro di gruppo viene definito “una bambinata”. Così Michele Palummo ha definito la violenza sessuale di dodici giovanissimi su una ragazzina di appena quindici anni. "Come la vogliamo definire? Una bambinata... E' successo, è un fatto isolato, sono tutti minori e dai minori che cosa ti puoi aspettare? E' successo, ormai è passato". Così, all'"Aria che tira" del 3 luglio, Palummo parla dello stupro di gruppo avvenuto mesi fa nel comune dei Monti Lattari nei confronti di una ragazzina di 15 anni la cui famiglia ha deciso di lasciare l'Italia. Parole che hanno provocato un coro di richieste di dimissioni da parte di parlamentari del Pd e di Sinistra Ecologia e libertà, nonostante il sindaco abbia provato a correre ai ripari scusandosi. "Intendo prima di ogni altra cosa porgere le mie più sentite scuse alla nostra giovane concittadina, alla sua famiglia e all'intera cittadinanza per aver utilizzato, durante l'intervista a La 7, un'espressione infelice, assolutamente impropria e che non era affatto riferita a quanto le è purtroppo capitato. E' un'espressione che non rispecchia affatto il mio pensiero, in quanto condanno, per principio, ogni forma di violenza e di sopruso, tanto più se perpetrata contro una giovane donna. Ho condannato l'episodio quando è successo lo scorso anno e continuo a ritenerlo oggi un fatto quanto mai grave". Parole che non lo mettono al riparo da chi oggi gli chiede di assumersi le proprie responsabilità. “Non è degno del ruolo istituzionale che ricopre, le sue parole sono inqualificabili e meritano una sanzione. Chieda scusa alle ragazze e alle donne della sua comunità e dell'Italia intera. Michele Palummo si dimetta subito. Non ci sono scuse che possano giustificare le sue parole. Definire una 'bambinata' uno stupro di gruppo a danno di una ragazzina di 15 anni è indegno per qualsiasi uomo, figuriamoci per un rappresentante delle istituzioni" afferma Stefano Pedica del PD. “Uno stupro di gruppo a danno di una ragazzina di 15 anni non è una bambinata, è un reato odioso, molto grave". Aggiunge la senatrice Pd Francesca Puglisi, presidente della commissione contro il femminicidio: “La giovane età degli aggressori - sottolinea la parlamentare - ci deve far riflettere. C'è ancora un lavoro enorme da fare nella società, con le scuole e con le famiglie, per prevenire la violenza di genere. Alla ragazza che ha subito l'orrenda aggressione e alla sua famiglia, va la nostra solidarietà. Non sia lasciata sola”. Dello stesso parere il segretario nazionale di Sinistra e Libertà Nicola Fratoianni: “Un rappresentante delle Istituzioni locali, come il sindaco , definisce "bambinata" uno stupro di gruppo nei confronti di una ragazzina, non ci sono scuse, più o meno tardive, che tengano. L'unico gesto che può ridare un minimo di decenza è togliere il disturbo dall'amministratore la cosa pubblica". “Nessuno può, tanto meno un sindaco chiamato a guidare una comunità intera. Fino a quando tutti non avranno compreso il valore del rispetto del corpo femminile, non avremo fatto davvero un passo avanti. Non basteranno le leggi, non basteranno le punizioni, occorre far maturare una cultura nuova e una coscienza collettiva che faccia comprendere a tutti e in particolare ai giovani quanto sia grave e ripugnante la violenza sessuale. Per queste ragioni sono di estrema gravità atteggiamenti come quello di Palummo, che farebbe bene a dimettersi” rincara la dose Sandra Zampa, deputata del Pd e vicepresidente della commissione Infanzia e Adolescenza.


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05-07-2017 16:10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA