Stop alla sigaretta anche in un parco. Chi la accende rischia di versare nelle casse del comune duecento euro come multa per avere ignorato il divieto. Ma non se la passa meglio chi ha la passione per il sigaro o la pipa. L’iniziativa destinata a fare discutere è del sindaco di Pomigliano d'Arco, Lello Russo, che allarga il divieto di fumare, già in vigore nei locali di uso pubblico, nei parchi e nei giardini pubblici all'aperto della città, per garantire la ''salute e la sicurezza dei cittadini'', ed annuncia sanzioni amministrative di 200 euro contro i trasgressori. Con un'ordinanza, Russo ha vietato le 'bionde', ma anche i sigari e le pipe, nei luoghi pubblici frequentati solitamente dalle famiglie, come il Parco Giovanni Paolo II, il Parco delle Acque, ed i giardini dell'Infanzia, dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini infastiditi dal fumo passivo sebbene in luogo aperto.
''Fumare in presenza dei bambini costituisce cattivo esempio - ha detto il sindaco - e non vi è dubbio che l'interesse pubblico primario consista nel garantire sicurezza e salute dei cittadini, ma c'è anche l'aspetto della tutela ambientale giacché eventuali mozziconi di sigaretta rischiano di causare incendi o comunque danni alle piante e alla vegetazione dei nostri parchi''. In caso di eventi o manifestazioni nei parchi urbani, saranno gli organizzatori ad avere l'obbligo di esercitare il controllo sull'osservanza del divieto, individuando gli addetti alla sorveglianza tra il proprio personale.