Il bar Stella era il locale del nonno. E adesso riapre in TV per il nuovo programma di Stefano De Martino. "Oggi tutti per show e programmi tendono ad usare superlativi, come eccezionale, esclusivo. Io mi interrogavo da qualche tempo proprio su questo, ho un bisogno incredibile oggi di normalità. Quando torno a casa ho voglia di rilassarmi, di tornare all'ordinario, quindi mi sono detto, perchè non attingere a quei luoghi dell'infanzia". E Rai2 è casa ormai per il conduttore Stefano De Martino che dopo esser stato al timone di Made in Sud e di Stasera Tutto è Possibile, torna in onda con un programma tutto "Bar Stella": originale 'luogo', pronto ad ospitare e intrattenere il pubblico con il suo giro di clienti un po' bizzarri. L'ex ballerino di "amici" di Maria de Filippi, si racconta durante le prove: "saremo in onda per quattro martedì dal 28 dicembre alle 22.50 dalla sede Rai di Napoli: un carosello di chiacchiere, ironia, colori, citazioni, omaggi, canzoni. Il titolo è un omaggio al locale del nonno, anzi in verità fu aperto dal mio bisnonno nel 1922 Don Michele a Torre Annunziata, era il locale più grande e di riferimento di allora. Lasciandolo poi, a seguire, al figlio Stefano e al genero Enrico, rispettivamente bisnonno, nonno e papà di Stefano. ''Il movente dello show è romantico e nostalgico ma raccolto, non avremo scenografie stratosferiche ma intime. Nonno mi teneva con sé, papà lavorava. Il bar ha chiuso. Non c'è più nessuno. Ma è stato un punto di riferimento importante: Torre Annunziata - ricorda De Martino - ha avuto un periodo d'oro, da qui passavano grandi artisti, che dopo i loro spettacoli si fermavano con amici, o le loro compagnie, tra questi Claudio Villa, Little Tony, Mario Merola, Roberto Murolo, ricordo una sera Corrado, la gente impazzita ha fatto un piccolo show al centro del locale che era molto spazioso. Poi le persone venivano a vedere le partite, ma anche Lascia o raddoppia". Ora il Bar Stella riapre in tv Stefano de Martino che è autore e ha scritto il programma spiega: "ho dato agli scenografi Cappellini e Licheri qualche oggetto del locale, pochi quelli che ho ritrovato ma buoni". Il conduttore ci tiene a dire non abbiamo ospiti "esclusivi, ma amici che passano a trovarci: come il barista Luciano, aspirante attore (Herbert Ballerina); il cameriere Franco (Franco Castiglia); la cassiera Ambrosia, che vorrebbe fare la soubrette (Vincenzo D'Ambrosio); l'avvocato D'Afflitto (Giovanni Esposito), che usa il bar come studio. E poi abbiamo la Disperata Erotica Band diretta dal maestro Pino Perris. Aveva ragione Lucio Dalla ad affermare nel brano Disperato Erotico Stomp, (album "Com'è profondo il mare") che "l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale e aggiungerei soprattutto in questi tempi". Con gli autori - Riccardo Cassini, Fosco D'Amelio, Francesco Velonà e Diego De Silva - abbiamo lavorato sulle idee", prosegue De Martino. Andate in onda in uno slot non facile per gli ascolti la seconda serata, "l'auditel oggi è acrobata con il digitale, le piattaforme, non abbiamo ambizioni, è uno show coraggioso che sperimenta". Lei nonostante sia stato un bravo ballerino e anche coreografo e riuscito a dimostrare negli ultimi anni di saper condurre e ora anche scrivere, ci sono stati pregiudizi all'inizio? "Si è inevitabile, mi si catalogava sempre in un certo modo, anche per le foto, le pubblicità che ho fatto. Ma non rinnego nulla ci mancherebbe, Sono cresciuto, cambiato, ho sempre dato molto sin da giovanissimo, ad Amici sono arrivato a 19 anni. Volevo dimostrare che c'era dell'altro. Va detto che mi hanno ascoltato, accolto, e io avevo le antenne sempre accese, non mi sono mai sentito arrivato, o tanto mai offeso. Bisogna dare e restituire, le critiche sono sempre costruttive. Ma non bisogna mai arrendersi, e cercare di dare il meglio, dirò di più chi viene da certi ambienti può essere più spronato, non deve però mollare, o smettere di migliorarsi bisogna guardare oltre l'orizzonte". Con Maria De Filippi si sente? "Sempre ogni volta che ho un dubbio, o bisogno di un consiglio, lei c'è. Mi ha insegnato cosa significa lavorare, la disciplina, a non trasgredire le regole, quanto vale il rispetto per gli altri, e l'ascolto. Ecco io come si dice mi sono fatto in quattro per raggiungere certi obiettivi". Ma anche l'improvvisazione è importante. "Infatti è quello che ho imparato con Stasera tutto è possibile - che tornerà nel 2022". Insomma l'intenzione di De Martino con Bar Stella è di "rispolverare una tipologia di rapporto umano che con la tecnologia i social stiamo perdendo: "quella della chiacchiera da bar, appunto, priva di aggressività, attenta e curiosa dei racconti altrui, caratterizzata da una leggerezza calviniana che non vuol dire superficialità. Come passerà il capodanno, andò a letto a mezzanotte e mezzo dopo aver brindato con i miei familiari, dobbiamo ancora stare accorti. questa pandemia non è sconfitta. Io faccio i tamponi nonostante sia vaccinato per entrare in studio, ma non basta", Cosa si aspetta dal 2022? "di lavorare con più serenità, che vada scemando questo virus, che le persone tornino a vivere una vita, normale. Comunque scrivo. Tutto e Possibile vediamo, guardiamo in positivo".
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