Dal generale Piccirillo al candidato del Pd Tony Pannullo, per Stabia in progress la strada che ha portato alla presentazione della lista è stata lunga e ricca di colpi di scena. Per il capolista Antonio Sanges e l'ideatore della civica, nonchè coordinatore Gianfranco Piccirillo, non è stato un cammino semplice. L'idea di presentare un candidato autonomo dalle due coalizioni di centrodestra e centrosinistra è stata accarezzata da Stabia in progress lungamente. "Avevamo pensato di correre da soli e candidare a sindaco il generale Piccirillo, uomo di spicco dell'Arma dei carabinieri e nome che avrebbe messo d'accordo non poche persone, ma il suo rifiuto ha stravolto i piani di Stabia in progress e dopo lunghe riflessioni e trattative si è deciso di appoggiare Toni Pannullo". Prima però i rappresentanti della lista civica hanno aderito al tavolo dei moderati, che per un mese ha cercato di mettersi d'accordo su un nome in grado di unire tutti, "questa ricerca è stata vana". Cosi Sanges e Piccirillo hanno deciso per l'abbraccio con il Pd: "Speriamo si sia chiusa per sempre la fase delle divisioni che ha caratterizzato gli ultimi anni della vita politica dei democratici, la nostra scelta è stata dettata dall'esigenza di lavorare per la città, favorita dalla presenza del governatore De Luca del Pd". Quest'anno Stabia in progress si presenta ai nastri di partenza con nomi che in passato erano anche nella lista Stabia E', si è trattato di una sorta di fusione tra le due liste. Punti cardini della campagna elettorale della lista civica sono l'immediata riapertura della Villa comunale e la ristrutturazione della Cassarmonica, ma anche la riqualificazione di alcune aree stabiesi ormai abbandonate come piazzette e terreni appartenenti al comune ormai in disuso, senza tralasciare le bellezze e ricchezze della città come le acque, risorsa inestimabile di Castellammare, e migliorare il funzionamento dei trasporti pubblici.