LUNEDÌ 31 MARZO 2025





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SSC Napoli: il punto della situazione sulla stagione 2024/25

Un campionato avvincente che non vede un padrone netto e assoluto

di Redazione
SSC Napoli: il punto della situazione sulla stagione 2024/25

Dopo la deludente stagione 2023/2024 terminata con il decimo posto in campionato e la non partecipazione a nessuna coppa europea, il nuovo Napoli di Antonio Conte, in questa stagione, sta contendendo il primo posto con l’Inter di Simone Inzaghi, distante 3 punti, e con l’Atalanta terza. Un campionato avvincente che non vede un padrone netto e assoluto, e che sta vendendo il Napoli ritornare su ottimi livelli, non straordinari come nell’anno tricolore di Luciano Spalletti, con la possibilità di ricucirsi lo scudetto nel petto. Andiamo ad analizzare la situazione del Napoli dopo la ventinovesima giornata di campionato.

Nuova frenata

Nell’ultimo turno di campionato il Napoli ha frenato pareggiando (0-0) con il Venezia di Eusebio Di Francesco. Dopo la bella vittoria in casa contro la Fiorentina (2-1), che interrompeva la serie negativa di quattro pareggi contro Roma (1-1), Udinese (1-1), Lazio (2-2), Inter (1-1) e la sconfitta di Como (2-1), il Napoli non riesce a tenere il passo della squadra di Inzaghi, che vincendo lo scontro diretto a Bergamo contro l’Atalanta si porta a più tre sui partenopei.

Un punto che sa di sconfitta quasi, che blocca il Napoli a quota 61, in mezzo, in mezzo alle due squadre nerazzurre (Inter 64, Napoli 61, Atalanta 58).

Occasione sprecata

La sfida tra Venezia e Napoli si rivela intensa ed equilibrata, una gara ricca di emozioni e occasioni che, nonostante tutto, termina con un impietoso 0-0. Un risultato che lascia entrambe le squadre con l’amaro in bocca, il Napoli spreca l’opportunità di rimanere in scia, ad un solo punto, dell’Inter, mentre il Venezia, pur lottando con determinazione, resta inchiodato al penultimo posto in classifica. Alla fine, il punto conquistato serve a poco per entrambe.

Al Penzo si respira un’aria rovente e il Venezia parte con grande intensità. La squadra di casa compatta le linee, pressa alta e coinvolge tutti gli uomini nelle sortite offensive. Perez, tra i migliori in campo, orchestra il gioco con precisione, mentre un ispiratissimo Zerbin domina la fascia, proponendo cross insidiosi e contribuendo al dinamismo della squadra. La strategia è chiara, intasare il centrocampo e neutralizzare i portatori di palla azzurri.

Le prime emozioni arrivano subito. Il Venezia mette i brividi, ma la prima reale occasione è del Napoli con Raspadori, servito dal solito Lukaku, che colpisce il palo con un tiro che avrebbe potuto spaccare la gara. Da lì, i padroni di casa rispondono con dieci minuti di assedio nell’area partenopea.

Fila impegna Meret con un tiro da fuori, Spinazzola salva in corner su un insidioso tentativo di Zerbin. Il Napoli reagisce affidandosi al contropiede, tre tocchi rapidi portano gli azzurri davanti a Radu, che neutralizza un altro tiro di Raspadori con un intervento istintivo.

Il Napoli cerca di gestire la foga del Venezia e prova a sfruttare le ripartenze. McTominay sfiora il gol con un colpo di testa su calcio d'angolo, poi è ancora Lukaku a mettere alla prova i riflessi di Radu, con la palla che si ferma a pochi millimetri oltre la linea di porta, ma senza varcarla del tutto.

Le emozioni non mancano nemmeno dall’altra parte. Meret è chiamato a un doppio intervento cruciale, prima blocca una conclusione di Perez, poi sulla ribattuta è Fila a provare il tiro, ma Rrahmani salva sulla riga negando il vantaggio ai lagunari. Nel secondo tempo si assiste a un Napoli più propositivo, ma il Venezia non molla e mantiene alto il ritmo e l’attenzione difensiva.

La partita resta in bilico fino all’ultimo. Conte tenta di cambiare le sorti dell’incontro inserendo nuovi attaccanti, ma l’unica vera chance arriva sui piedi di Simeone, che a tu per tu con Radu spedisce clamorosamente alto il pallone della vittoria in pieno recupero. Una gara aperta fino alla fine che non premia nessuno dei due contendenti e lascia rimpianti su entrambi i fronti.

Un X che al tecnico pugliese non è certo andato giù "A livello calcistico il Venezia non ci ha messo in difficoltà. Noi abbiamo fatto la partita su un campo difficile, non era stato bagnato e la palla non scorreva: è la prima volta che mi capita quest’anno di vedere una roba del genere. Di Fra mi ha detto che non è stata una loro idea". (commento completo disponibile qui)

Si preannuncia un’avvincente lotta tra queste tre squadre, racchiuse in sei punti, per il tricolore. Si può pensare che, nonostante il vantaggio classifica, l’Inter potrebbe andare in contro a qualche fatica e difficoltà in più, poiché impegnata sia in Champions League con i quarti di finale dove sfiderà il Bayern Monaco, che in Coppa Italia con il derby contro il Milan.

Due impegni che sicuramente toglieranno energie psico-fisiche alla compagine di Simone Inzaghi, a differenza di Napoli e Atalanta che possono concentrarsi esclusivamente sul campionato.

Il calendario del Napoli

Andando a dare un’occhiata, il calendario del Napoli per le ultime nove partite, rispetto alla prima e terza in classifica, è decisamente migliore, sempre sulla carta visto il pareggio con la penultima in classifica, con soltanto due big match da affrontare, con il Milan in casa nella prossima giornata e a Bologna con la compagine rossoblù in piena lotta per il quarto posto valevole per la Champions League.

Cinque partite in casa con Milan, Empoli, Torino, Genoa e Cagliari e quattro fuori casa, Bologna, Monza, Lecce e Parma.

Un calendario agevole, anche per le quote dei siti di scommesse live come Betway, se si pensa agli ultimi nove impegni delle due squadre nerazzurre, con l’Inter che affronterà Udinese, Parma, Cagliari, Bologna, Roma, Verona, Torino, Lazio e Como con la doppia sfida Champions al Bayern e il doppio derby di Coppa Italia. Il calendario dell’Atalanta se vogliamo è ancora più tosto, con Fiorentina, Lazio, Bologna, Milan, Lecce, Monza, Roma, Genoa e Parma.

Ovviamente sono solo previsioni abbordabili sulla carta, perché di partite semplici in Serie A non esistono, per nessuno.


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20-03-2025 10:17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA