Poche righe per chiudere un caso che ha tenuto banco un mese. E' arrivata, ieri pomeriggio, la risposta dell'Arpac al comune di Castellammare sulla spiaggia. Per l'agenzia regionale la vicenda è sintetizzabile con due date: 2008 e 2010. La prima è quella corrispondente ai risultati di prelievi fatti sulla spiaggia che in alcuni punti avevano segnalato la presenza di metalli pesanti e materiale inquinante. Analisi risalenti quindi a nove anni fa. La seconda indica, invece, la data in cui è stato fatto l'intervento di bonidifica rimuovendo le parti di sabbia risultate inquinate. Capitolo chiuso in un fax arrivato a Palazzo Farnese nella giornata di ieri. Del resto il sindaco Pannullo aveva semplicemente consigliato ai cittadini durante le vacanze di Pasqua di non fare pic nic sulla spiaggia per un problema di igiene. A sollevare la questione i giovani di Fratelli d'Italia che avevano promesso di fare proprie analisi per dimostrare la pericolosità dell'arenile. Dello stesso parere i consiglieri comunali del Movimento Cinquestelle che avevano chiesto all'amministrazione di proibire l'accesso alla spiaggia. Una questione che avrebbe interessato migliaia di persone. Dopo l'inaugurazione del primo tratto di lungomare, restituito a marzo agli stabiesi, sono molte le famiglie che nelle giornate di bel tempo scendono sulla spiaggia per fare giocare i bambini. C'è addirittura qualcuno che si spinge a prendere il sole, come del resto accaduto anche negli anni scorsi. Per dimostrare la pericolosità di accedere alla spiaggia si sono utilizzati i risultati dei prelievi effettuati nel 2008. Ma poi è partito il giallo attorno alla bonifica del 2010. Giallo risolto ieri con un fax.