LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Spente le tv pirata, la Procura scopre il sistema per frodare i canali a pagamento

Milioni gli utenti in Italia a cui è stato oscurato il segnale, rischio multe fino a 25 mila euro

di Redazione
Spente le tv pirata, la Procura scopre il sistema per frodare i canali a pagamento

Colpo al sistema pirata per frodare le tv a pagamento. Rischio multe per i clienti dell'operazione illegale fino a 25 mila euro. La polizia, al termine di complesse indagini, ha portato a termine questa mattina la più vasta operazione mai condotta nel settore del contrasto al fenomeno delle Iptv illegali. L'operazione, coordinata a livello nazionale dalla procura di Roma e a livello internazionale dalle Agenzie europee Eurojust ed Europol, ha disarticolato direttamente la complessa infrastruttura tecnologica operante a livello internazionale, responsabile della diffusione via Internet, attraverso numerosi siti, del segnale illegalmente captato di numerose emittenti televisive a pagamento (Sky; Dazn; Mediaset; Netflix etc.) Un'indagine tecnico informatica estremamente accurata sulla diffusione dei segnali in streaming effettuato dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni ha consentito di individuare le sorgenti estere dalle quali parte il segnale 'piratà. Potentissimi Server posizionati all'estero che consentono la diffusione capillare in tutta Europa del segnale, al punto che le risultanze operative hanno coinvolto le autorità giudiziarie e le Polizie di Francia; Paesi Bassi; Germania; Bulgaria e Grecia. Significativi i numeri complessivi relativi sia alle persone coinvolte, circa 5.000.000 di utenti solo in Italia; sia alle Iptv bloccate 30, per un volume di affari stimato di oltre 2 milioni di euro al mese, che hanno portato all'individuazione di circa 200 tra conti PayPal, postepay, conti correnti bancari e wallet bit coin, tuttora oggetto di indagine. Inoltre sono stati sequestrati oltre 200 Server e 80 domini e sono state effettuate 20 perquisizioni in tutta Europa presso sedi di società e provider. Estremamente complessa l'infrastruttura criminale smantellata dalla Polizia, sia sotto il profilo organizzativo che tecnologico. Il sistema criminale per approntare, su scala internazionale, una architettura per la cattura e riproiezione così articolata, si basa su uno schema piramidale, e vede il sinergico operare di diverse persone che, non necessariamente residenti nello stesso Paese, né personalmente note le une alle altre, si legano stabilmente per costruire i vari tasselli della struttura illecita. Così, i contenuti protetti da copyright, vengono dapprima acquistati lecitamente, come segnale satellitare, dai vertici dell'organizzazione (le cosiddette sorgenti). Successivamente, attraverso la predisposizione di una complessa infrastruttura tecnica e organizzativa, vengono poi trasformati in dati informatici e convogliati in flussi audio/video, messi quindi a disposizione di una fitta intelaiatura criminale, di una rete capillare di rivenditori e utenti finali, dotati semplicemente di connessione internet domestica e apparecchiature idonee alla ricezione (come l'ormai noto 'Pezzottò).


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18-09-2019 14:56:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA