Un raid punitivo per stabilire chi comanda. Una vendetta per una rissa avvenuta poche ore prima a Piazza Ferrovia. Colpito alle gambe, mentre era in un bar del lungomare con amici, per dare un segnale a lui e a chi frequenta. Un avvertimento. Questa la ricostruzione che gli inquirenti hanno fatto dell'agguato che ha coinvolto un ragazzo di diciannove anni, colpito alla gamba da due proiettili. Entrato a volto coperto nel locale della movida, di lui si sa solo che è fuggito su uno scooter dopo avere sparato. Ma dalle immagini della videosorveglianza stanno emergendo indizi che potrebbero incastrarlo. Anche perchè gli investigatori del commissariato di Polizia stanno facendo passi in avanti nella ricostruzione del contesto. C.G., la vittima, non ha precedenti penali, ma si accompagna spesso a pregiudicati di Scanzano. Dalle sue frequentazioni si può risalire alla provenienza dei due gruppi rivali. Non ha raccontato granché la vittima, omertà anche tra i presenti, nessuno ha fornito indicazioni utili alle indagini. Del resto le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli proprio per l’innalzarsi del livello di allarme determinato dal ritrovamento di armi e cartucce tra Moscarella e il Savorito. Dalla periferia arriva anche il ragazzo vittima del raid, che ha detto di non sapere chi poteva avercela con lui. Passi in avanti sono stati fatti anche sul versante del movente. Appare, infatti, certo il collegamento con la rissa avvenuta poco prima tra due gruppi di ragazzi a Piazza Ferrovia. Nel silenzio assoluto di tutti la verità si cerca nel servizio di videosorveglianza pubblico e dei privati. Da quelle immagini si parte per fare luce su un episodio che rischia di riportare la città ai tempi più bui.