GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




IN CARTELLONE NEL WEEK END

SOLO A TEATRO ACCADE

Storie di amori ed inganni, di malattia e identità, di verità e cure

di Federica D'Auria
SOLO A TEATRO ACCADE

Scegliere a quale spettacolo assistere nel week end non è semplice, specialmente se questi cadono nella prima domenica del mese, tra temperature più favorevoli, ed esperienze gratuite che offre la città.

Ma se il desiderio è quello di sentirsi parte di qualcosa, di ascoltare qualcuno che parli di ognuno, che faccia riflettere su ciò che da vicino tocca il singolo e la comunità, il teatro è sicuramente la chiave che apre la porta all’identità. 

Il Teatro Bellini porta in scena due spettacoli molto diversi ma legati da un filo rosso impercettibile: la spietata verità.

Se da un lato (del Teatro) infatti è di scena “Chi ha paura di Virginia Woolf?”, specchio dell’ipocrisia e delle verità sommerse e crudeli dell’amore, dall’altro lato si potrà assistere a “Il Problema”, dove l’amore senza patetismi restituisce dignità alla malattia.

“Il Problema” di Paola Fresa è una storia d’amore complessa, come solo l’amore sa essere.

Due costole della stessa gabbia, un inno alla vita ed un grido di dolore.

Sì, perché quando in una famiglia si insinua un male incurabile, il precipizio delle difficoltà si fa più ripido e, quel vuoto, può inghiottire tutto ciò che di bello l’unione sa dare.

La centralità della scena, che vive grazie a Paola Fresa, Nunzia Antonino, Franco Ferrante, Michele Cipriani, con la collaborazione artistica di Christian Di Domenico, è un quadro domestico.

Un padre malato di Alzheimer, a tratti aggressivo e cinico, viene accolto e amato dai tentativi di sua moglie e sua figlia di tenere lucidi e vividi i loro ricordi.

La scrittura dell’autrice Paola Fresa sorvola il patetico e svela verità e tenerezza, consuma il dramma familiare per far spazio al concetto sociale di “identità”.

È nel momento in cui gli altri non percepiscono più chi siamo che si insinua il dubbio identico e più intimo.  

“Chi ha paura di Virginia Woolf?” è il pluripremiato testo che ha visto il suo debutto a Broadway nel 1962. Rappresentato in tutto il mondo, fino al 13 febbraio è in scena a Napoli.

Dalla sinergia tra la traduzione di Monica Capuani, la drammaturgia di Linda Dalisi e la regia di Antonio Latella, la storia della doppia coppia che scandalizza il pubblico dagli anni ’60, prende forma.

In scena, il gioco del massacro tra marito e moglie, tra bugie e drammi borghesi tipici delle persone irrisolte, portati in vita da Vinicio Marchioni, Sonia Bergamasco, Ludovico Fededegni e Paola Giannini.

Nessun sentimentalismo offusca la lente di ingrandimento sulle contraddizioni e le amarezze che si insinuano nei rapporti di coppia.

Il filo rosso della verità e della spietatezza si allunga e ci porta con sé al Teatro San Ferdinando, con “Brevi interviste con uomini schifosi”.

Lino Musella e Paolo Mazzarelli si scambiano battute feroci e ruoli, passando dal maschile al femminile, dall’ironia alla crudeltà, in un dualismo di racconti sulla natura umana.

La dialettica porta alla luce le fragilità, le menzogne, il desiderio di possesso, il cinismo e le gelosie insiti nei legami umani.

L’ironia di Wallace, tradotta da Aldo Miguel Grompone e Gaia Silvestrini, con regia e drammaturgia di Daniel Veronese, trascinerà il pubblico in un turbinìo di emozioni contrastanti, al limite tra la comicità ed il disturbo.

Ancora una volta, sempre a Teatro, le verità sconvolgono e commuovono, rivelano e celano, strappano e restituiscono.


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