Soldi pubblici per finanziare abusi in alberghi e lidi. Questo il sospetto che ha portato la Procura di Torre Annunziata ad aprire un'inchiesta sui fondi Invitalia.
E' scattato, ieri mattina, un blitz al comune di Vico Equense per acquisire documenti e autorizzazioni rilasciate a noti operatori turistici tra la penisola sorrentina e monte Faito. Un intervento da più di venti milioni di euro, che ha riguardato molte strutture turistico-ricettive per lavori avvenuti tra la primavera e l'estate del 2020. Ad accendere i motori dell'inchiesta una denuncia delle associazioni ambientaliste Wwf e Italia nostra.
Secondo l'esposto si sarebbe trattato di una "colata di cemento" avvenuta con autorizzazioni e permessi illegittimi. L'inchiesta, coordinata dal Procuratore Fragliasso, parte per verificare se effettivamente "si tratta di opere autorizzate da tutti gli uffici ma che, a ben vedere, non si sarebbero mai potute avallare ai sensi della normativa vigente". Finiscono sotto la lente di ingrandimento degli investigatori un ex ristorante distrutto da un incendio, strutture turistiche ricettive sul mare e lavori in un albergo di Faito. Un'inchiesta che con l'acquisizione degli atti, nella giornata di ieri, è alle sue battute iniziali.