“Ho subito una violenza psicologia. Terribile trovarmi gli agenti a casa alle sette di mattina. Non intendo subire passivamente quello che è successo ieri. Ho profondo rispetto per la magistratura ma questo non significa che non possa criticare il modus operandi degli inquirenti”. Il giorno dopo l’operazione della DDA, il primo cittadino Enzo Ascione lo fa parlando durante una cerimonia già organizzata per la giornata del malato e il pubblico in sala lo applaude.
"Mi ritengo una persona perbene e non accetto di essere trattato in questo modo – afferma il sindaco – La mia unica colpa sarebbe di aver parlato con Salvatore Onda. Nessuno dice che Onda è il rappresentante di una forza politica che, anche se non mi ha sostenuto nel 2017, adesso è in maggioranza, ma senza esprimere nessun assessore”. Indagato nella sua stessa inchiesta Onda è accusato di essere il tramite tra i Gionta e l'amministrazione torrese.
"Quello che mi è successo è moralmente e socialmente inacettabile e lo griderò con tutte le mie forze. Ho il diritto di dire quello che penso e difendere la mia onorabilità. Faremo le nostre valutazioni - conclude il sindaco - non so quali saranno le decisioni che prenderemo". Poi disegna la road map rispetto alle prossime ore. Al momento il sindaco, indagato in un'inchiesta dell'Antimafia dovrà decidere se dimettersi. "Io resisto, ma non decido da solo. In questi giorni valuteremo cosa fare con i consiglieri comunali" spiega.