LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




spettacolo

Simone Schettino torna a Castellammare citando Pino Daniele: "Una terra dai mille colori, sbagliato parlare solo di quelli negativi"

L'artista stabiese fa sold out al Quisisana Jazz: "Io, fondamentalista stabiese al 100%"

di Antonio Vollono
Simone Schettino torna a Castellammare citando Pino Daniele:

Simone Schettino torna a casa e gli stabiesi non lo deludono. Un successo il suo spettacolo, ieri sera, al Quisisana Jazz Club di Castellammare. Sold out, infatti per il comico che come al solito ha fatto divertire il suo pubblico vestendo i panni del "fondamenlitsta napoletano". Con monologhi divertenti e irriverenti, in una satira a tratti amara, l'artista stabiese ha toccato molti dei problemi che riguardano l'attualità del noostro Paese.  Poi ha si è lasciato andare ad una riflessione sulla crisi che ormai investe anche la cultura e gli artisti: "In effetti in estate, si sa, che le rassegne teatrali sono sempre di meno, ahimè. Però poi ci sono queste alternative come serate quali quella di stasera, ma anche le sagre o le feste di paese che toccano, comunque, tutti i luoghi estivi. Quest'anno sarà in giro in molte città del centro sud e, grazie a Dio, il tour sta andando forte e mi auguro che non avvenga quel calo fisiologico che ci si aspetta. Da come sta andando l'economia, è sempre più difficile regalarsi momenti di svago". Il discorso tocca un aspetto fondamentale della cultura nel Mezzogiorno con i tagli e la mancanza di fondi: "In Campania avevamo una ventina di rassegne di alto livello ma stanno scomparendo". Poi il tono si fa più scherzoso quando si sofferma sulla differenza tra" fondamentalista napoletano" e " fondamentalista stabiese" e cosa intende per fondamentalismo: "Fondamentalista napoletano è un appellativo che mi misero in RAI, ma io mi sono sempre definito stabiese al 100% solo che, quando s'intende dire napoletano è perché, comunque, per tanti motivi noi siamo legati molto al nostro capoluogo di regione e sopratutto tutta all'area vesuviana".

Napoli e Castellammare distinguo che riguardano solo le tifoserie di calcio. "Queste distinzioni che uno può fare a livello calcistico m'interessano poco, se non la domenica, e per il resto della settimana dico sempre più divisi siamo è peggio. Quindi fondamentalista al 100%, stabiese al 100% e napoletano è un appellativo che ci fa piacere, perché no, ma ho sempre detto che sono stabiese d'origine e ci sono rimasto a vivere".
Il fondamentalismo è inteso nell'accezione positiva del termine, sembra un po' strano ma è così. 
"Il fondamentalista è colui che esporta il proprio credo pacifico a differenza di altri fondamentalisti. La filosofia pacifica è sempre appartenuta a noi e alla nostra terra, o al meridione in generale, però vogliono far uscire solo determinate realtà e sembra che questa terra sia diventata monocolore invece, sono più di mille colori e cerco di portare tramite lo spettacolo gli altri colori senza negare quelli negativi". Il discorso diventa di nuovo serio rispetto all'immagine che di Napoli proiettano serie tv o talk show. "I colori vanno sempre rappresentati tutti, non bisogna mai nascondere niente però siamo arrivati al paradosso che stanno nascondendo i colori belli e mettono in evidenzia quelli brutti, dovrebbe essere il contrario quasi". 
Lo spettacolo possiamo definirlo una "Greatest Hits" dei suoi sketch portati in giro per i teatri italiani; alcuni più recenti, e alcuni di repertorio, ma sempre con un significato profondo e molto attuale per i tempi che stiamo vivendo ma sempre in chiave ironica.
I temi trattati in questa serata moltissimi e fanno tutti parte della vita quotidiana, del napoletano medio come: il calcio, il cibo del sud, passando poi alla politica, tasse, del mercato nazionale, dei negozi di abbigliamento che stanno fallendo facendoci capire che il governo non supporta i privati, anzi, li avvilisce.
Da argomenti più toccanti come la politica s'è finito sul discutere riguardo il comportamento delle donne mature sui social network, di come uomini o donne hanno sfasciato famiglie solo per sentirsi un tantino più giovani arrivati ad una certa età cercandosi ancora l'altra metà.
Lo spettacolo si è concluso parlando di una nuova moda chiamata "Nouvelle Cousine", ovvero la moda di mangiare poco ma di pagare veramente tanto oppure che molti si sono convertiti alla cucina giapponese, quando fino a qualche anno non era così famosa.
Dopo il successo della serata con Simone Schettino al Quisisana Jazz Club continua il calendario di eventi:
Giovedì 23 Giugno i Take The 4TET, quartetto Jazz
Sabato 25 Gino Circiello con uno spettacolo teatrale intitolato" Napoli Express
Sabato 2 luglio Alfonso D'Antuono con uno spettacolo della tradizione napoletana.


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19-06-2016 11:51:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA