LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Signori del pizzo tra Scafati e Castellammare, patto con i Cesarano: ecco la mappa delle estorsioni

Vittime anche a Pompei e Santa Maria la Carità

di Redazione
Signori del pizzo tra Scafati e Castellammare, patto con i Cesarano: ecco la mappa delle estorsioni

Utilizzavano anche armi da guerra per imporre il pizzo tra Scafati e Castellammare. La Dda di Salerno ha ricostruito la mappa delle estorsioni delle cosche Cesarano e Loreto-Ridosso. Arrestato il ras Giuseppe Buonocore, genero dello storico boss scafatese Matrone Francesco detto “Franchino ‘a belva". Da questa mattima notificate 21 ordinanze di custodia cautelare in carcere per 13 persone e agli arresti domiciliari a carico di 8 persone.  I signori del pizzo hanno imposto il loro potere in cinque anni, dal 2014 al 2019. Sei le estorsioni del clan Cesarano con a capo Luigi Di Martino tra Scafati, Castellammare di Stabia e Pompei. Dodici, invece, quelle riconducibili al clan Buonocore/Matrone a Scafati e una a Santa Maria la Carità. E ancora altre tre estorsioni poste in essere dal clan Loreto-Ridosso a Scafati.

Nel corso delle indagini, al fine soprattutto di impedire il compimento di gravi azioni delittuose contro la persona e contro il patrimonio di figure sia appartenenti sia estranee ai contesti associativi, ma anche di riscontrare dal punto di vista probatorio determinate risultanze delle intercettazioni in atto, sono stati eseguiti mirati interventi di iniziativa (fermo di due indagati indiziati di tentata estorsione, perquisizioni e sequestri, esecuzione di misure cautelari personali) che hanno consentito, tra l’altro: il rinvenimento e conseguente sequestro di armi (due pistole con matricola abrasa), una bomba carta, sostanze per il confezionamento di ordigni esplosivi, nonché stupefacenti (marijuana e cocaina), nella disponibilità di alcuni degli indagati; l’imputazione di 2 distinti tentativi di estorsione ai darmi dei rispettivi titolari di un supermercato e di una rivendita di tabacchi, entrambi siti a Scafati;  l’applicazione di più misure cautelari detentive a carico di 6 persone, tra i quali il più volte citato Buonocore Giuseppe, per i reati di tentata estorsione e detenzione illecita di armi ed esplosivi.


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09-12-2021 11:54:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA