LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

Si riapre il caso Bobbio, il Csm: "Inopportuno, le sue offese ai colleghi magistrati creano imbarazzo"

Al plenum la decisione se mandare gli atti con gli epiteti sulle toghe di Torre in Cassazione e al ministro della Giustizia

di Redazione
Si riapre il caso Bobbio, il Csm:

Riaperto il caso Bobbio. Il Csm deciderà mercoledì se inviare gli atti sull’ex sindaco, tornato a fare il magistrato, alla Cassazione e al ministro della Giustizia. Il suo fascicolo rischia di finire sulle scrivanie del procuratore generale e di Andrea Orlando. Saranno loro così a dovere valutare se nei confronti dell’ex primo cittadino debba essere preso un provvedimento disciplinare. E’ la seconda volta nella sua carriera di magistrato che Bobbio finisce davanti al Csm. Questa volta il Consiglio superiore della magistratura ha respinto la richiesta di trasferimento dal Tribunale di Nocera. Commenti forti su Fb, insulti a magistrati di Torre Annunziata, offese alla memoria di un ragazzo ucciso da un colpo di pistola di un carabiniere. Per il Consiglio Superiore della magistratura Luigi Bobbio resta dov’è. Niente trasferimento per l’ex sindaco tornato a fare il magistrato al Tribunale di Nocera Inferiore. In alcune telefonate intercettate aveva rivolto offese ai magistrati di Torre Annunziata, parlando con uno degli indagati dell'inchiesta sulla società Multiservizi di Castellammare. E sul suo profilo Facebook aveva espresso in maniera "vivace" il suo pensiero sulla morte di Davide Bifolco, un ragazzo ucciso nel 2014 a Napoli dal colpo di pistola esploso da un carabiniere durante un inseguimento e sull'amministrazione comunale di Castellammare. Ora la Prima Commissione del Csm propone di archiviare la procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilità che aveva aperto per questi fatti nei confronti dell'ex senatore ed ex sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio, attualmente giudice a Nocera Inferiore; ma nello stesso tempo chiede al plenum -che deciderà mercoledì prossimo - di inviare gli atti ai titolari dell'azione disciplinare, cioè al procuratore generale della Cassazione e al ministro della Giustizia.
Quelle telefonate e quei commenti di Bobbio hanno determinato "una situazione di grande imbarazzo" per gli uffici giudiziari di Torre Annunziata, a maggior ragione perchè provenienti "da un soggetto, già sindaco di Castellammare di Stabia, che ricopre le funzioni giudiziarie in un territorio limitrofo", osserva la Commissione. Tuttavia a salvare Bobbio dal trasferimento d'ufficio c'è un "dato insuperabile": il fatto che non fa il giudice a Torre Annunziata ma a Nocera inferiore, che fa parte di un diverso distretto giudiziario, quello di Salerno. E i vertici della Corte d'appello di Salerno , ascoltati dal Csm, hanno detto che quei comportamenti di Bobbio non hanno avuto nessuna ripercussione nel loro ambiente giudiziario. Una situazione che avrebbe reso qualsiasi provvedimento di Palazzo dei marescialli "inidoneo rispetto alla situazione che si è creata con riferimento agli uffici giudiziari di Torre Annunziata".
Certo "trattandosi di una persona" con un recente passato politico, che "continua a formulare pubbliche esternazioni ad ampio raggio", restano comunque dei "profili di inopportunità" nel comportamento di Bobbio, scrivono i consiglieri; aspetti che "potranno essere oggetto delle autonome valutazioni dell'autorità disciplinare" a cui perciò si chiede di trasmettere gli atti. 


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17-10-2016 19:19:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA