Sfregiato con una lametta mentre era con gli altri detenuti nell'ora di aria. Sull'aggressione a Luigi Di Martino, boss del clan Cesarano, ora indaga la Dda di Salerno. Gigino, detto o Profeta, a capo del cosca che gestisce traffico di droga e impone estorsioni tra Castellammare e Pompei, è stato picchiato e ferito mentre era nel carcere di Fuorni la scorsa settimana. Trasferito da Siracura per partecipare ad un'udienza insieme agli altri imputati del clan di Ponte Persica, Di Martino è stato ricoverato nel reparto sanitario della struttura penintenziaria in seguito al pestaggio su cui ora indaga la magistratura. In cella per una condanna a nove anni e mezzo di reclusione per una vicenda di un'estorsione ad una sala Bingo di Pompei, ha ricevuto ad agosto una nuova ordinanza di custodia cautelare per un'inchiesta relativa ad un'altra richiesta di pizzo ad un imprenditore nel settore delle slot machine. Sempre in carcere si è sposato con una cinquantunenne della periferia di Castellammare. Per ricostruire i motivi dell'aggressione fondamentale sarà il contributo della polizia penitenziaria, mentre tra Castellammare e Pompei si temono reazioni a quanto è avvenuto nel carcere.