LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

Sfida Cimmino-Pannullo: "Caro Tony quei nomi sulle schede fotografate sono di consiglieri del Pd". La replica: "Caro Gaetano, se lo sai denuncia"

Al confronto organizzato da sei testate si alzano i toni su compravendita dei voti e governabilità

di Christian Apadula
Sfida Cimmino-Pannullo:

“Caro Tony tu sai bene che quei nomi sulle schede fotografate in cabina elettorale sono della tua parte. Quei nomi non sono i nostri. Sono tuoi consiglieri eletti nel Pd”. Gaetano Cimmino gioca in attacco. “Caro Gaetano non faccio sconti a nessuno, se lo sono ho già detto che li prenderò a calci. Ma qui quello che è stato all’attenzione dell’Antimafia sei tu”. Tony Pannullo punta tutto sulla tranquillità di chi si sente in vantaggio. Potrebbe essere questa la sintesi della sfida finale. Il confronto tra i due candidati che domenica si contendono la fascia di sindaco di Castellammare. In un’ora di domande preparate dai siti web e da Metropolis, moderato dal giornalista Tiziano Valle, lo schema è stato sempre lo stesso. Mancano tre giorni alla riapertura delle urne per il ballottaggio, il clima si fa più teso e i toni si alzano. Lo schema tra i due sfidanti è sempre lo stesso. Se Castellammare è in crisi con tante opere incompiute e il comune in dissesto finanziario per Gaetano Cimmino le responsabilità sono dell’ex sindaco di centrosinistra, tutta colpa di Bobbio per Tony Pannullo. “Quei tre anni hanno segnato la disfatta della città. Bobbio ha causato il fallimento di Multiservizi, delle Terme e dissipato soldi pubblici con la Cabina di regia” ribadisce Pannullo. Troppo facile scaricare su tre anni di amministrazione debiti per milioni di euro è la replica di Cimmino che invece parte all’attacco del Pd e della coalizione che sostiene l’avversario. “Hai nella tua squadra consiglieri che nel 2013 erano con Bobbio, ora sono dalla tua parte solo per accordi di potere. Ma non ti basterà perché perderai”. La sfida segue sempre lo stesso canovaccio si parli di Villa comunale, come chiesto da Stabia Channel, di ex sindaci secondo le domande di Outsider, di governabilità con il tasto toccato da Metropolis, di capire cosa fare con le case abusive domanda posta da il Corrierino o da dove cominciare per i primi cento giorni sulla base del quesito di Reportweb e On air comunicazione. La distanza più netta tra i due si registra comunque sul terreno degli abbattimenti: “Dove la legge da opportunità di trovare soluzioni il sindaco deve operarsi per praticarle, altrimenti sono per demolire le costruzioni abusive” è la risposta di Pannullo. “Sono contrario agli abbattimenti, se siamo a questo punto è colpa del Pd che ha votato contro il provvedimento legislativo del senatore Sarri” prende le distanze Cimmino. Che con chiarezza dice: “Ormai è solo il giudice a poter  decidere, non ci sarà pace sociale”. Il clima si riaccende sul futuro dell’amministrazione stabiese: “Il mio avversario in caso di vittoria dovrà chiamare Casillo, Sommese e De Mita” è l’argomento più ripetuto da Cimmino. “Io metto al centro la politica, tengo conto del risultato elettorale, ma poi decido io” è il punto di vista di Pannullo, che usa un linguaggio “vintage” prendendo a prestito un termine dalla satira di Stabia 2020. Un’ora di confronto. Poi scende il sipario sul confronto pubblico e parte il conto alla rovescia per l’appuntamento con le urne di domenica. 


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15-06-2016 17:58:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA