Nella città del Santuario dedicato alla Madonna non c’è posto per un sexy-shop. Il regolamento sul commercio del Comune di Pompei vieta li vieta. Uno stop che un imprenditore aveva deciso di violare, aprendone uno a due passi dagli scavi. In via Plinio, proprio alle porte della città, a 400/500 metri dal sito archeologico, se ne era stato aperto uno. I carabinieri lo hanno chiuso stamattina.
Si tratta di un negozio di articoli erotici cosiddetto ''self-service''. L'ingresso è consentito mediante l'inserimento di una tessera sanitaria o della carta di credito che apre le porte solo ai maggiorenni. Il pagamento viene effettuato con il bancomat. Il successo del sexy-shop a distribuzione automatica è stato tale da richiamare le attenzioni dei militari dell'Arma frequentemente impegnati in quella zona per arginare il fenomeno della prostituzione. La chiusura attuata è di tipo amministrativo. Il regolamento sul commercio del Comune di Pompei, all'articolo 10, precisa che ''non è consentita l'apertura di sexy-shop o porno-shop sull'intero territorio comunale''.