Notte da far west tanto per vedere l’effetto che fa. Quattro colpi d'arma da fuocotra la gente e i negozi, per divertimento, di sabato sera "perché ci piace vedere la paura in faccia alle persone". Una modalità da agguato solo per rompere “la noia del fine settimana”. Questa l’assurda motivazione della bravata di due ragazzi di 20 e 18 anni, rispettivamente figlio e nipote di un esponente di spicco del clan Filippini-Lucenti di Marigliano. Gli accertamenti hanno poi dimostrato che i proiettili erano a salve, ma intanto i due giovani hanno diffuso il panico tra la folla. I due sono stati identificati e denunciati dopo avere messo a segno, l'altro ieri, due 'stese', così si chiamano nel linguaggio della criminalità organizzata le dimostrazioni di forza.
I due hanno confessato di avere seminato il panico per semplice divertimento. Il più piccolo, tra l'altro, aveva avuto un permesso di uscita da una comunità dove è stato destinato per una rapina a un ragazzo più giovane di lui. L'arma, sequestrata, è una pistola modificata caricata a salve. Ma la paura tra i cittadini è stata vera. I carabinieri di Castello di Cisterna hanno trovato e sequestrato quattro bossoli. Il clan fa affari nella zona facendo rapine e vendendo droga.