Sono pronti ad incrociare le braccia i lavoratori del Ctf di via Fontanelle. Il centro di riabilitazione psicofisica è il punto di riferimento per centinaia di famiglie dell’area stabiese, sammaritana e pompeiana. Le sette mensilità arretrate stanno rendendo incandescente l’atmosfera tanto che, i dipendenti, d’accordo con le organizzazioni sindacali, hanno proclamato 48 ore di sciopero per le giornate del 21 e del 22 Febbraio. La direzione vuole scongiurare l’interruzione dei servizi ma la buona volontà non basta. Occorrono garanzie. “Bisogna organizzare un tavolo di lavoro al quale devono partecipare i tre principali attori di questa delicata vicenda – si legge in una lettera inviata da Cisl e Uilfpl al Direttore generale della Asl Napoli 3 sud, al prefetto di Napoli, e alla direzione generale del Ctf– ossia Asl, sindacati e Azienda per elaborare il piano di rientro degli stipendi non pagati ai quasi 60 dipendenti”. Oltre all’urgenza della convocazione della riunione, c’è anche un forte scetticismo da parte di sindacati e personale lavorativo nei confronti dell’azienda in quanto, in passato, i piani di rientro non sono stati rispettati. “Un accordo serio – emerge dal documento – sottoscritto in presenza della direzione generale della Asl cancellerebbero lo sciopero e l’assemblea permanente di tutti i lavoratori davanti alla sede della direzione generale della Asl Napoli 3 sud.