LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




I punti di vista

Scuole chiuse, gli insegnanti: 'Meno attenzione degli alunni sul web, ma più opportunità'

Viaggio tra i docenti impegnati nella Dad

di Jacopo De Vivo
Scuole chiuse, gli insegnanti: 'Meno attenzione degli alunni sul web, ma più opportunità'

Ho raccolto le testimonianze di vari docenti provenienti dai differenti gradi della scuola ed il quadro che ne esce dopo un anno di pandemia è una scuola profondamente “rinnovata”. La DAD ha influito sicuramente sulla vita scolastica e nell’intrinseco rapporto tra classe e docente. Ponendo tre quesiti a differenti professori ne è uscita una visione comune ma con differenti sfaccettature influenzate, a mio avviso, dall’età e dalla conformità al sistema scolastico che giocoforza è mutato in questi mesi. Quali o qual è la maggiore difficoltà che ha percepito con la DAD? I professori delle medie e delle superiori convengono che mantenere viva l’attenzione era fondamentale prima ed è diventato imprescindibile e cardinale adesso in video (in quella che è stata definita “scuola surrogato”), e soprattutto dopo la stipula il di un “patto” sul rispetto della “sacralità” del luogo dove si segue la lezione in casa, che ha preso il posto della classe, deve essere alla base in questa situazione. Una difficoltà palese è stata il colmare il gap sulle competenze informatiche, poiché, logicamente, non tutti gli alunni (e non tutti i professori) erano padroni del mezzo. Ha riscontrato qualche evidente vantaggio con questo sistema didattico? Su questo quesito un plebiscito ci indica che il vantaggio è stato duplice: il drastico calo di “assenze ingiustificate” e la possibilità tramite DAD di non aver perso il contatto con i propri alunni e di aver percorso assieme i binari di questa esperienza da remoto, sviluppando sia davanti che dietro la cattedra delle nuove competenze che sicuramente saranno un bagaglio di esperienze da saper gestire nel corso della vita futura. Quali sono le sue sensazioni per il futuro dell’istruzione e delle ripercussioni sul rapporto discente-docente dopo l’attuazione/utilizzo di questo sistema? Anche qui punti di vista che convergono in una visione comune da parte dei vari docenti alla quale è stata sottoposta la domanda. Accelerazione dei tempi della didattica e di quelli dell’insegnamento in correlazione alla soglia d’attenzione che causa videochiamate è inferiore, i tempi della rete sono esponenzialmente più rapidi di quelli della classica lezione frontale. Soprattutto i docenti più giovani hanno espresso che ciò potrebbe aiutare a completare il piano dell’offerta didattica nazionale, in futuro, senza modificare realmente il rapporto discente-docente ma semplicemente utilizzandolo come supporto tale novità. Un punto realmente nuovo è l’eventualità di viaggi d’istruzione virtuali grazie al programma “Codytrip” al quale alcune scuole stabiesi hanno aderito. PS. Ringrazio tutti i docenti che con massima disponibilità e competenza hanno reso possibile la realizzazione di questa intervista sulla visione globale della didattica a distanza nell’area urbana di Castellammare e provincia di Napoli. La loro professionalità è sicuramente la benzina giusta per una macchina fondamentale quale è l’istruzione per la ripartenza del paese e la coesione nazionale tramite l’educazione.
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21-02-2021 10:38:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA