C’è chi ha mandato in rete una fake news, simulando un’ordinanza di chiusura delle scuole come a Castellammare e chi ha protestato per lo stop delle lezioni per tre giorni di seguito come a Torre Annunziata e Torre del Greco. Cori da stadio, messaggi sui social, foto di mamme disperate e di ragazzi entusiasti: la neve e le ordinanze di chiusura delle scuole nella provincia di Napoli hanno scatenato le fantasie e l'ironia di mamme, papà, studenti, oltre che dei soliti burloni. Faccine tristi, disperate, sorridenti, felici, hanno fatto da padrone nei vari gruppi whatsapp di ragazzi, genitori e anche degli insegnanti. Cancelli degli istituti chiusi a Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma, Pollena Trocchia, Ottaviano, Cercola, Torre del Greco, Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, Sant'Anastasia, San Giuseppe Vesuviano, Somma Vesuviana, Pompei. Resta chiuso il sentiero del Gran Cono del Vesuvio: secondo quanto comunica l'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, le visite a causa delle previste condizioni meteo sono sospese anche per la giornata odierna. In rete non sono mancate le foto di ordinanze fasulle dei più disparati comuni della provincia di Napoli, tutti recanti la stessa data e lo stesso numero di protocollo, che ieri hanno fatto letteralmente impazzire le mamme del Napoletano nei gruppi whatsapp, molte delle quali hanno tartassato di telefonate centralini dei comuni e delle locali sedi di protezione civile chiedendo delucidazioni e notizie su eventuali ordinanze, vista anche l'imminente chiusura delle scuole sedi di sezioni elettorali. Manco a dirlo, a farne le spese le rappresentanti di classe, che hanno dovuto scomodare le maestre, per conoscere le decisioni dei sindaci dei vari comuni interessati. Ma i tormentoni, nei gruppi mamme e sui profili social di alcune fasce tricolori del Vesuviano e del Nolano, sono stati gli hashtag che inneggiavano ad ordinanze di chiusura delle scuole da parte di giovani studenti, o quelli delle mamme che ne chiedevano l'apertura, così come non sono mancate le foto ritoccate di politici a favore o contro la neve.
Studenti contro mamme, contro sindaci, e gli ormai consueti messaggi ironici, e naturalmente sgrammaticati ad arte, di madri e padri disperati per la presenza a casa dei propri figli.
''Sindaco non mandare l'ordinanza, altrimenti per le mamme si chiama l'ambulanza'', uno dei messaggi cantati a mo' di cori da stadio dai papà che chiedevano l'apertura delle scuole, cui sono seguiti quelli degli studenti che canticchiavano ''Sarò con te, ma tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore, sindaco chiudi le scuole''.