Da sei mesi nessuno sa più nulla di lui. Un giallo in piena regola quello della scomparsa di un 69enne della provincia di Avellino, di cui non si hanno notizie dalla sera del 9 gennaio scorso. Scomparsa sulla quale i carabinieri hanno riaperto le indagini ipotizzando scenari diversi da quello dell'allontanamento volontario. Domenico Manzo, 69 anni, di Prata Principato Ultra, in provincia di Avellino, era uscito di casa dopo aver avuto un diverbio con alcuni ospiti che festeggiavano il compleanno della figlia Romina.
Le telecamere di videosorveglianza di un ristorante, inquadrano l'ex muratore mentre a piedi si incammina lungo la strada che porta alla dismessa stazione ferroviaria del paese. Sotto la spinta dei familiari, che non hanno mai creduto all'allontanamento volontario e che secondo loro sarebbe stato attirato in un agguato e ucciso, i carabinieri hanno ripreso le indagini e stamattina all'alba, su disposizione della Procura di Avellino, hanno perquisito diverse abitazioni e sequestrato una decina di telefonini di ragazzi amici della figlia e di conoscenti dello stesso Manzo.
Nei giorni scorsi i carabinieri avevano ascoltato come persone informate dei fatti buona parte delle persone, soprattutto giovani, che il 9 gennaio parteciparono alla festa di compleanno. Le indagini si avvarranno ora della consulenza di periti informatici che, nonostante il lungo periodo trascorso, tenteranno di recuperare indizi utili a chiarire la vicenda. Secondo i figli e le sorelle, che con il loro avvocato, Federica Renna avevano portato il caso alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?", Domenico Manzo sarebbe stato attirato in un agguato e ucciso.