A Napoli lavoratori in piazza contro la manovra del governo Meloni per lo sciopero indetto da CGIL e UIL, come nel resto d'Italia.
"La straordinaria mobilitazione dei lavoratori di stamani, in migliaia a Napoli contro i tagli del Governo Meloni, è un’emozionante manifesto della grande forza del Sud, delle lavoratrici e dei lavoratori, delle loro famiglie, delle professioniste e dei professionisti, è la storia di donne e di uomini che hanno spiegato le vele della loro dignità e narrato il racconto del futuro dei loro figli, dicendo al Governo Meloni che non gli lasceranno calpestare quanto stanno faticosamente tentando di costruire, non gli lasceranno cancellare il futuro dei loro figli, la visione del mondo che si apprestano a costruire.
I tagli del Governo Meloni sono inaccettabili.
- Servono 10mila assunzioni di medici: strutture ospedaliere di prim’ordine, come l’Ospedale Sant’Anna che serve il bacino Torre Annunziata/Boscotrecase e tutti i paesi limitrofi, non possono essere abbandonate al loro destino di cattedrali nel deserto, ma necessitano invece ora più che mai, con l’imminente apertura del Maximall, di riprendere una piena funzionalità, anche di pronto soccorso;
- Fondi alla scuola: occorrono ulteriori investimenti, strumenti necessari ai nostri figli per rigenerare il tessuto del nostro Paese, laddove il Governo calpesta e cancella progetti e innovazioni;
- Occorre superare il gap salariale: una percentuale altissima di cittadini è povera pur lavorando perché la soglia retributiva non supera gli € 1.000 mensili, soprattutto al Sud; per non dire dello scandaloso adeguamento salariale dei contratti pubblici, ben al di sotto della percentuale di inflazione;
- I professionisti si annunciano come la nuova classe povera, con la ulteriore supertassazione dei redditi e l’impossibilità di scaricare le spese per l’università e la formazione dei figli.
Nel mentre, banche assicurazioni e grandi gruppi industriali registrano forti impennate di guadagno.
Il Governo Meloni esca dalla bolla in cui evidentemente si trova e risponda al Paese e soprattutto al SUD, che senza aiuti produce eccellenze costrette a migrare altrove.
Più che dell’immigrazione, la Presidente del Consiglio si preoccupi dell’emigrazione forzosa dei nostri giovani e reagisca, intervenendo sull’inaudita Legge di Bilancio appena approvata", sottolineano Germaine Popolo, Responsabile Lavoro e Professioni PD Napoli e Giuseppe Annunziata Segretario PD Napoli.