Avvocati pronti ad utilizzare bolli falsi per intascare facili guadagni. Un affare illegale, stimato sui 150 mila euro, che rischia di portare al processo legali della zona stabiese e vesuviana. Il pm della procura di Torre Annunziata ha chiesto il rinvio a giudizio per venticinque indagati. Personaggio centrale del business il falsario stabiese Errico Giordano, secondo l'accusa sarebbe stato lui a mettere in commercio i bolli falsi. L’ipotesi di reato di cui devono rispondere è uso di valori bollati contraffatti o alterati in concorso. Nei giorni scorsi il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata, Maria Concetta Criscuolo, ha fissato l’udienza preliminare come anticipato questa mattina dal giornale Metropolis, al 17 gennaio. Centinaia i bolli falsi su atti giudiziari, «procurando per sé o altri un ingiusto profitto» causando un «danno allo Stato». Alcuni avvocati sono accusati di aver utilizzato o smerciato titoli fasulli per 57 mila euro. Un business a cui i magistrati hanno scritto la parola "fine". Ecco i nomi: Pierpaolo Arnone Castellammare, Antonio Cavaliere Castellammare, Francesco Gargiulo Castellammare, Errico Giordano Castellammare, Rosario Puccillo Castellammare, Rosario Salvati Castellammare, Valentina Scibile Castellammare, Sabato Sicignano Castellammare, Ermenegilda Vitiello Castellammare, Nicola Bellanca Pozzuoli, Bartolo Campione Salerno, Stefania Cicerano Napoli, Elio Del Luongo Napoli, Antonio di Vincenzo Portici, Pasquale Esposito Gragnano, Pasquale Frisina Napoli, Stanislao Manfredonia Scafati, Lucia Minichino Pompei, Anna Nappi Ottaviano, Francesco Romano Pompei, Salvatore Romano Ercolano, Pasquale Sicignano Praia a Mare, Matilde Sorrentino Boscoreale, Salvatore Starace Poggiomarino, Paolo Vacca Portici
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