LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




L'inchiesta

Scandalo Asl Na3: cure pagate due volte o saldate ingiustamente, sequestri patrimoniali a dirigenti pubblici e manager

Calcolato un danno di undici milioni di euro, coinvolti tre centri privati

di Redazione
Scandalo Asl Na3: cure pagate due volte o saldate ingiustamente, sequestri patrimoniali a dirigenti pubblici e manager

Arrivavano richieste di pagamenti per cure di riabilitazione e l’Asl procedeva a saldare. Così senza controllare e spesso pagando una stessa fattura due volte. Con questo meccanismo nell’azienda sanitaria, che si occupa dei comuni da Pomigliano a Sorrento, si sarebbe creato un buco da undici miliono di euro. Perché spesso quelle richieste arrivate da centri privati di Ercolano e Portici erano fasulle. Quelle cure non erano mai state autorizzate. Ad aprire l’inchiesta è la Corte dei Conti: il nucleo tutela spesa pubblica della Guardia di finanza ha notificato, questa mattina, sequestri e richieste di risarcimento per 6,3 milioni di euro. Coinvolti quattro tra dirigenti ed ex dirigenti dell'Asl, più due amministratori dei centri "Diagnostico Plinio srl" con sedi a Portici e a Ercolano e del centro "Terapia fisica Silvia".
E' di 2,7 milioni il valore del sequestro emesso ai danni di Salvatore Brancaccio, ex direttore del distretto sanitario 34 dell'Asl, e di Pasquale Esposito, rappresentante legale del centro Plinio. Gli anni su cui si è concentrata l’inchiesta sono tre, dal 2010 al 2013. In questo lasso di tempo i centri avrebbero addirittura ottenuto due volte il pagamento di fatture e nella maggior parte dei casi "adeguamenti tariffari" per cure che però non rientravano nelle convenzioni che quei centri avevano con l'Asl. Ora l'inchiesta è destinata ad allargarsi. Nel mirino della magistratura contabile anche i rapporti di altre Asl campane con i centri convenzionati. Finisce nei guai anche Maurizio D'Amora, direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud, che deve rispondere di un danno di 150mila euro; Felice Maiorana, dirigente del distretto 55 dell'Asl Napoli 3 Sud per un danno da un milione; Chiara Di Biase, avvocato e direttore del servizio affari legali dell'Asl Napoli 3 Sud per un danno da 759mila euro. I centri diagnostici coinvolti sono il 'Plinio' di Ercolano e Portici, e il 'Silvia' di Portici. Tutto questo a dispetto dei conti in rosso dell’Asl che spesso costringe i pazienti a pagare farmaci e esami clinici in attesa di tempi migliori. 


Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

26-09-2016 17:54:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA