LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

Scandalo acquedotto, la Corte dei Conti mette sotto accusa cinque sindaci

Nei guai gli amministratori dal 2008 al 2015, invito a dedurre anche per gli assessori al bilancio e i dirigenti del Comune

di Redazione
Scandalo acquedotto, la Corte dei Conti mette sotto accusa cinque sindaci

La Corte dei Conti mette sotto accusa cinque sindaci, i loro assessori al bilancio e i dirigenti che si sono occupati negli ultimi venti anni delle società pubbliche a Castellammare. A fare tremare gli amministratori, dal sindaco Lino Polito fino a Nicola Cuomo, è la magistratura contabile che sta indagando sull’Asam, la società che in passato ha gestito l’acquedotto stabiese e tutta la gestione dell’acqua per le famiglie e le aziende stabiesi. E che ha accumulato nel tempo un buco da diciassette milioni di euro. Il pubblico ministero della sezione campana della Corte dei Conti ha inviato un invito a dedurre ai sindaci che si sono passati il testimone del governo di Castellammare, chiedendo perchè abbiano tenuto la luce accesa di una società senza una missione. Dal 2008 il comune ha affidato la gestione della risorsa idrica alla Gori, ma l’Asam e i suoi debiti sono rimasti lì a produrre ulteriori perdite in attesa che si chiudessero i contenziosi aperti con diversi creditori. Nessuno ha mai, però, approvato i bilanci appesantiti da perdite stratosferiche che toccava al comune ripianare, per chiudere per sempre la pagina nera. Anzi di governo in governo sono stati nominati anche i Consigli di amministrazione, fino a quando con Cuomo è cominciata la messa in liquidazione nel 2014. Ma poi è stato il commissario prefettizio Vaccaro a mettere a bilancio i soldi per ripianare le perdite e mandare tutti i documenti alla Corte dei Conti, una situazione ereditata dall’amministrazione Pannullo che, a dicembre, ha portato in aula l’approvazione dei bilanci e messo la parola fine allo scottante capitolo dei debiti. Ma a caso chiuso, è arrivata la notifica dell’invito a dedurre a tutti i sindaci del passato e ai loro collaboratori. Adesso quindi la scena si sposta da Palazzo Farnese alla Corte dei Conti, sarà quindi la magistratura contabile a scrivere l’epilogo decisivo di una vicenda infinita. 


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07-06-2017 20:08:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA