Li contattava sui social. Ragazzini, alcuni con problemi psichici o disabili, adescati in rete e costretti a mandare foto e video hard. Dopo la violenza il ricatto. Fino a quando un genitore non si è accorto di quanto accadeva. Ieri arrestato un uomo di Scafati. La Compagnia Carabinieri di Pozzuoli ha dato esecuzione all'ordinanza di applicazione di misura di custodia cautelare in carcere - emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su proposta della locale Procura della Repubblica- Sez IV - nei confronti di C.C. indagato per reati di pedopornografia minorile, estorsione, revenge porn.
L'attività investigativa, condotta dall'Arma dei Carabinieri, ha permesso di acquisire gravi indizi di reità nei confronti di C.C., tali da far ritenere che egli, utilizzando i social networks, stringesse rapporti con le sue vittime - una delle quali minore all'epoca dei fatti ed altre con fragilità fisiche o cognitive - per poi indurle ad autoprodurre ed inviargli foto e video dal contenuto pornografico, minacciandone successivamente la diffusione ove non gli fossero state versate somme di denaro.
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