LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Sarno, sei aziende avvelenano il fiume: denunce e sequestri

Scoperte imprese tra Castellammare e Torre Annunziata

di Redazione
Sarno, sei aziende avvelenano il fiume: denunce e sequestri

Sei aziende che avvelenavano il fiume Sarno e una a Castellammare completamente priva di autorizzazioni e sequestrata completamente. Scoperte imprese tra il torrese e lo stabiese.

Nel corso dell'ultimo mese, i Carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, sulla scorta di una delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata, nell'ambito dell'indagine convenzionalmente denominata 'RINASCITA SARNO", finalizzata ad accertare le cause dell'inquinamento del fiume, hanno proceduto a controlli nei confronti di 6 opifici industriali, denunciando in stato di libertà i rispettivi vertici aziendali, ritenuti responsabili dei reati di inquadramento ambientale. 

In particolare, le indagini, espletate dai Carabinieri del NOE di Napoli e Salerno hanno pe esso di accertare che  la società "NEW ASPHALT TECNOLOGY SRL" di Torre Annunziata ometteva di smaltire regolarmente i fanghi provenienti dal trattamento delle acque meteoriche del piazzale Ove erano stoccati ingenti quantitativi di rifiuti inerti.
La società "VISTA CARMINE SRL" di Torre Annunziata, specializzata nelle attività di recupero e trattamento dei rifiuti, aveva realizzato uno stoccaggio illecito di rifiuti speciali anche pericolosi, provenienti, per lo più, dalle attività di demolizione.
La società "DIVISIONE FREDDO SRL" di Pompei, operante nel settore della vendita ed assistenza di apparecchiature refrigeranti, aveva realizzato uno stoccaggio illecito di rifiuti speciali anche pericolosi, nonché uno scarico non autorizzato delle acque reflue industriali.
La società "CMC S.R.L." di Santa Maria La Carità, operante nel settore della produzione di calcestruzzi e conglomerati bituminosi, effettuava lo scarico abusivo, attraverso una tubatura in plastica, delle acque reflue industriali e delle acque provenienti dal dilavamento del piazzale ove si svolgeva I 'attività produttiva. La società "EDIL TREND m D'AURIA MARIO" di Sant'Antonio Abate, operante nel settore della rivendita di materiale edili, effettuava lo scarico abusivo delle acque reflue del piazzale, ove erano stoccati gli scarti di produzione, nel prospiciente canale confluente nel corso d'acqua denominata Canale Marna. Nello specifico, i militari hanno documentato gli scarichi abusivi, attraverso specifiche prove idrauliche, condotte con l'utilizzo del colorante naturale C.d. fluorescina.


In virtù delle violazioni accertate si è proceduto al sequestro preventivo degli scarichi abusivi ie delle aree di stoccaggio illecito dei rifiuti.

Nel contesto degli stessi controlli, i militari del Reparto Speciale dell'Arma hanno sottoposto a sequestro la società "COMED SRL" di Castellammare di Stabia, operante nel settoie della produzione di laterizi, in quanto, nel corso del controllo, si è accertato che la stessa operava senza la prevista autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

I provvedimenti cautelari reali si sono resi necessari per impedire che i reati venissero portati ad ulteriori conseguenze e, in particolare, al fine di evitare l'ulteriore compromissione ambientale del fiume Sarno, in quanto i reflui industriali venivano recapitati direttamente o indirettamente nello stesso.


Tali attività di controllo si inseriscono in una più ampia e articolata attività investigativa condotta in modo capillare sul territorio dai Carabinieri del Gruppo di Napoli del Comando Tutela Ambientale, avvalendosi della collaborazione tecnica dell'ARPAC, e tutt'ora in corso di svolgimento, sotto il coordinamento delle Procure della Repubblica di Avellino, Torre Annunziata e Nocera finalizzata ad accertare le cause dell'inquinamento del fiume Sarno e dei suoi tributari, a ente ad oggetto le aziende ubicate nel bacino idrografico di detto corso d'acqua, ricadente nei circondari delle suddette Procure, al fine di individuare gli scarichi abusivi dei reflui industriali recapitanti direttamente e indirettamente nel fiume Sarno ed interrompere le attività illecite che influiscono sullo stato di salute di detto corso d'acqua, senza peraltro trascurare il rilevante impatto am ientale provocato dagli scarichi fecali dei Comuni, insistenti nel medesimo territorio, tuttora privi di rete fognaria e/o non collettati ai depuratori esistenti.
 


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29-03-2023 10:50:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA