Quel macabro video sulla sua morte. Un vuoto di più di trenta minuti in cui il marito non avrebbe fatto niente per aiutarla e poi le inquietanti rivelazioni dell'amica. Sara Aiello sospettava che il marito la tradisse. ‘Chi l'ha visto' torna ad occuparsi del caso della donna di Pimonte che i suoi familiari chiedono venga riaperto. Dal 2015 ad oggi non hanno mai smesso di pensare che la giovane mamma potesse essere salvata dal marito. E nella trasmissione di Federica Sciarelli arriva la testimonianza di un'amica della donna, che il marito ha filmato per più di otto minuti mentre agonizzava in una tragica notte nella loro casa di Pompei. La storia di Sara morta dopo una crisi epilettica, al centro di due puntate della trasmissione di RAI 3. Ufficialmente, Sara, seppellita senza autopsia, è morta una crisi epilettica prolungata, ma i fratelli e il papà della ragazza vogliono che il caso sia riaperto. E sospettano addirittura l'azione di un veleno potente come il cianuro. Un veleno che non perdona. In realtà Sara era già stata male prima di quella tragica notte. Il neurologo che la seguiva, infatti, non aveva avuto ancora il tempo di fare una diagnosi e aveva consigliato al marito di riprendere in un video una crisi. L'amica ha riferito agli inquirenti dei litigi tra marito e moglie e di un altro episodio che Sara le aveva raccontato. Circa quattro mesi prima che morisse, Sara aveva scoperto uno scambio di messaggi tra suo marito e un'altra donna. Un racconto fatto anche davanti alla telecamere di Chi l'ha visto: "Una notte prese il telefono del marito riuscì a sbloccarlo e vide lo scambio di messaggi tra suo marito e una ragazza. Lui le diceva che era bellissima, poi si accordavano per prendere un caffè insieme. Suo marito si accorse che aveva il suo il telefonino e glielo strappò. Mi raccontò – inoltre – che suo marito doveva partire per lavoro e mi disse che non glielo avrebbe permesso se non fosse stata certa che il fratello lo avrebbe accompagnato nel viaggio".
Sara non dormiva più nel letto accanto al marito già da molto ed è nella cameretta delle bambine quando si sente male e chiede aiuto. Un malore iniziato intorno alle 3 e 30 di notte, mentre il video comincia molto dopo. E soprattutto in ritardo l'uomo chiama il 118, che non può far altro che tentare invano di rianimare la donna. Michele Di Somma, il legale della famiglia Aiello, che a Pimonte gestisce una storica boutique di moda, ha chiesto la riesumazione della salma per poter finalmente effettuare l'autopsia. Il padre e i fratelli non si rassegnano e vogliono sapere la verità su quella tragica morte.
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