“Ospitalità extra alberghiera e Turismo delle Radici” è il convegno promosso dal Presidente del Consiglio Donatella Donadio e dall’Amministrazione comunale di concerto con il Presidente della Fondazione Monti Lattari Mariella Verdoliva ed il Presidente del Dipartimento Studi Turistici Raffaele Palumbo, tenutosi il 20 aprile presso la sala consiliare del Comune di Sant’Antonio Abate.
Un convegno utile e necessario per i titolari di B&B e Case Vacanze per confrontarsi e raccontare le proprie esperienze, scambiare riflessioni ed ottenere risultati migliori per lo sviluppo locale.
Conoscere, intercettare e fare rete: questi gli obiettivi principali del dialogo a più voci nello spazio comunale, moderati dal giornalista Carmine Pecoraro, supportati da numeri importanti nel settore che vanta una crescita esponenziale.
Dati statistici e date storiche riportate dal Prof. Raffaele Palumbo che sottolinea i momenti più importanti, dalle origini agli sviluppi, delle realtà extra alberghiere.
“Noi in questi anni come amministrazione – afferma il Presidente del consiglio Donatella Donadio – abbiamo valorizzato il territorio con una serie di interventi facendo crescere sempre più l’identità storica della nostra realtà, ponendo l’attenzione su quelle che sono le eccellenze locali. Oggi è sempre più diffuso il desiderio di ritornare a contatto con la natura, soprattutto dopo la pandemia che ha fatto da spartiacque tra il desiderio di viaggiare e quello di farlo appunto in un modo diverso, attraverso il turismo esperienziale. E quali potrebbero essere gli attrattori migliori se non i nostri territori, grazie alle strutture ricettive presenti e le esperienze culturali e locali che ci circondano, di cui facciamo parte?
“Post covid si è scoperto un mondo diverso - continua la Presidente dei Monti Lattari Mariella Verdoliva – che ci ha fatto capire di cosa abbiamo bisogno e cosa desideriamo, partendo dalla domanda “che forma di turismo vogliamo?” per rendere strutturale una economia basata sul turismo e non solo attraverso l’accoglienza di quello che è il turismo spontaneo di cui beneficiamo. Oggi noi post industriali dobbiamo convertire la nostra economia ed aggiungere, a quelle esperienze che già esistono, un qualcosa in più, ponendo l’accento su obiettivi di lungo periodo”.