Rosaria era una radiosa ragazza strappata troppo presto alla vita, per una di quei mali che non perdonano.
Rosaria aveva un sogno, uno dei tanti che accompagna i giovani della sua età impegnati nel sociale, creare nel parco giochi della sua città, Sant’Antonio Abate, una giostra inclusiva per tutti quei bambini che hanno bisogno d’amore e di cure.
Così la sua famiglia non si è persa d’animo e nel giorno stesso del suo funerale poco più di un mese fa, ha fatto partire una colletta affinché questo sogno si avverasse.
In quel giorno di dolore hanno raccolto mille euro di donazioni, ma ne occorrevano dodicimila per quel “trenino” dell’amore.
Da sola sua sorella Francesca non ci sarebbe mai riuscita nonostante che con la sua famiglia avesse aggiunto altri cinquemila euro.
Aveva bisogno di sostegno Francesca, e la promessa fatta alla sorella troppo importante perché naufragasse sul primo scoglio, così con caparbietà si è rivolta alle Istituzioni della sua città, Sant’Antonio Abate.
Al comune, Ilaria la giovane donna sindaco di questa comunità, prima le ha dato ascolto sostegno e vicinanza, e in men che non si dica con Marta è passata ai fatti, concedendole lo spazio tanto desiderato.
Infine, come se non bastasse, sta cercando di fare di più: rendere questo sogno realtà, contribuendo come collettività all’acquisto della giostra, una giostra speciale con pannelli sensoriali, forse già dalla prossima settimana difficoltà burocratiche permettendo.
Ci riuscirà Ilaria, c’è la farà perché è un sindaco attento ai bisogni della collettività, una certezza questa che a Sant’Antonio Abate dopo pochi mesi già si percepisce, tanto che nella città si respira un’aria diversa.
Quel giorno che tutti ci auguriamo essere vicino, quando nel parco ci sarà quella giostra speciale che Rosaria desiderava per i suoi angeli, sarà come vederla continuare la sua opera di sostegno per i bambini meno fortunati, e sarà allora che la vedremo rivivere ancora nella spensieratezza degli occhi felici dei suoi ragazzi.