Uscito dal carcere il boss Fontanella aveva riorganizzato il racket e ripreso a vessare i commercianti. Suoi gli operai di cui imponeva l'assunzione in una fabbrica di pomodori di Angri. In cella con Catello Fontanella Manolo Martinez suo braccio destro, ai domiciliari da ieri Michele Sabatino.
È la svolta di un'inchiesta portata avanti dalla Dda.
Sono stati i carabinieri ieri ad eseguire le tre ordinanze di custodia cautelare per i reati di estorsione e di violenza privata, aggravati dal metodo mafioso.
Ma nell'inchiesta ci sono anche altri indagati. È emerso che il clan minacciava anche il titolare di una concessionaria per avere a disposizione le sue auto. Altre dieci le persone coinvolte: Vincenzo Abagnale, Tommaso Di Nola, Teresa D’Alfonso, Anna D’Auria, Catello Fontanella (omonimo del capoclan, ndr), Luigi Fontanella, Vincenzo Fontanella, Salvatore Gallo, Michelangelo Rosanova ed Anna Ruotolo.
L'episodio piu grave riguarda l’imposizione di manodopera ad un’importante ditta di conserve alimentari di Angri. Secondo il dicktat della cosca l'azienda era obbligata ad assumere gli operai forniti da una società di servizi di fatto riconducibile al clan camorristico attivo sul territorio, dopo aver costretto l’amministratore a rinunciare alla carica.