LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Sant'Antonio Abate, il tesoro archeologico esposto in Piazza

Sarà perimetrato il percorso che collegava Nuceria e Stabia

di Rosa Abagnale
Sant'Antonio Abate, il tesoro archeologico esposto in Piazza

Un tesoro arrivato dal passato al centro di Sant'Antonio Abate. Deciso il destino del ritrovamento archeologico in piazza Don Mosè Mascolo. Verrà perimetrato il tratto dell’antica strada che collegava i centri di Nuceria e Stabiae emersa alla luce, due anni fa, nel corso degli scavi effettuati per procedere al restyling di Piazza Don Mosè Mascolo. Il centro cittadino si arricchirà di una testimonianza culturale che andrà a ricordare quotidianamente, agli abitanti di Sant’Antonio Abate, quanto profonde siano le radici storiche del territorio. Come si evince dalla relazione della Soprintendenza, infatti, i resti rappresenterebbero la testimonianza del “percorso che, correndo ai piedi dei Monti Lattari, metteva in comunicazione la piana interna della valle attraversata dal Sarno con i centri della costa, portando poi verso Sorrento da un lato e Pompei dall’altro. Lungo il suo asse furono impiantate innumerevoli ville rustiche, alcune delle quali venute alla luce nel corso degli ultimi tre secoli proprio nel territorio comunale di Sant’Antonio Abate”. Alla decisione ultima, volta a valorizzare il reperto, si è giunti dopo aver avviato un sondaggio a mezzo social per poter tener conto, democraticamente, della volontà popolare. La perimetrazione prevede che un tratto della strada ritrovata venga lasciata scoperta e protetta da una perimetrazione in vetro per consentire la più ampia visibilità del manufatto che, sempre stando alle ricerche della Soprintendenza, sarebbe stato “realizzato subito dopo la catastrofe dell’eruzione del 79 d.C. dai funzionari per la ricostruzione inviati dall’imperatore Tito o, più tardi, all’epoca dell’imperatore Adriano, quando interventi sull’asse viario sono documentati da cippi miliari rinvenuti ad Angri e a Castellammare di Stabia.” Secondo quanto comunicato sui canali istituzionali dal Sindaco Ilaria Abagnale l’iter per ricevere l’autorizzazione all’avvio dei lavori era stato avviato già nel luglio scorso ricevendo l’approvazione da parte della Soprintendenza Archeologica a distanza di un mese. Le procedure però hanno subito una battuta d’arresto a causa dell’emergenza Covid-19. Pur se con tempi più lenti, l’amministrazione pare essere determinata ad avviare ed ultimare i lavori di perimetrazione al più presto per consentire alla cittadinanza di poter ammirare il manufatto che va ad unirsi ai reperti già rinvenuti della più nota Villa Cuomo.
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31-05-2020 09:54:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA