LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Sant'Antonio Abate, estorsioni e minacce al sindaco: condannato boss e i complici

Luigi Verdoliva dovrà scontare 4 anni

di Redazione
Sant'Antonio Abate, estorsioni e minacce al sindaco: condannato boss e i complici

Condannati in tre per aver tentato una serie di estorsioni ai danni di imprenditori di Sant'Antonio Abate, arrivando anche a minacciare il sindaco Ilaria Abagnale. Ieri, il gup del tribunale di Napoli Linda Comella ha condannato in primo grado Luigi Verdoliva a quattro anni e due mesi di reclusione per tentata estorsione e tentata violenza privata, reati aggravati dal metodo mafioso. L'accusa aveva chiesto una condanna a sei anni per lui.

Il 31enne abatese è accusato dalla Dda di essere l'aspirante boss di una nuova cosca che stava provando a contendere allo storico clan Fontanella i profitti delle estorsioni. Due gruppi armati, arrivate anche a scontrarsi in pieno centro. Con Verdoliva condannato anche il giovanissimo Ludovico Genovese, ritenuto suo braccio destro, finito in manette appena maggiorenne: per lui tre anni e quattro mesi la pena. I due dovranno anche risarcire le parti civili costituite. Condannato, invece, a un anno di reclusione il terzo imputato, il 42enne Giovanni Sullo.

Quattro gli episodi contestati agli imputati, tutti denunciati dalle vittime. Tre tentativi di estorsione ai danni di altrettanti imprenditori e le minacce fatte arrivare alla sindaca Abagnale tramite un conoscente di Verdoliva.  

Decisivi per incastrare i presunti estorsori sono stati i riconoscimenti fotografici di Verdoliva e Genovese. Per l'aspirante boss Verdoliva, poi, un tatuaggio sul braccio destro filmato dalle telecamere interne di un'azienda taglieggiata è stato raffrontato dalla scientifica con una sua foto pubblicata sui social. 


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30-03-2023 21:15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA