Non si sono fermate all'8 giugno le operazioni di voto a Sant'Antonio Abate. La tornata che ha visto stravincere Ilaria Abagnale (anche per assenza di avversari) rischia di avere uno strascico giudiziario che durerà per molto, per due motivi.
Il primo è quello del ricorso al Tar presentato da Francesca Abagnale ai danni di Gennaro Staiano. Inizialmente dato come primo non eletto, a seguito di verifica ha ottenuto il posto in consiglio comunale a scapito della Abagnale.
Il secondo, ben più grave, riguarda una denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Nella lettera presentata al pm Schioppi si evidenziano discrepanze rispetto a quelle pervenute dai rappresentanti di lista. Non solo, secondo la Abagnale, i cui interessi sono curati dall'avvocato Carmine Iovino - le irregolarità e i fatti denunciati dai pubblici ufficiali che hanno redatto i verbali delle sezioni elettorali rappresenterebbero reati molto gravi “e non possono che condurre – si legge nella denuncia - qualora vengano accertate le difformità tra le tabelle di scrutinio e le schede effettivamente votate e scrutinate, al riscontro di gravi irregolarità e fatti di reato attribuibili a soggetti intranei alla pubblica amministrazione che ha avuto l’onere di custodire i verbali e le tabelle dopo la consegna”.