Calci e colpi di casco per farsi consegnare lo scooter, aggredito un diciotenne a Sant'Antonio Abate per portargli via la moto. Alla fine sono stati costretti a scappare per l'intervento di un amico della vittima e di un passante. Dopo sei mesi oggi i Carabinieri della Stazione di Sant'Antonio Abate, in esecuzione di un'ordinanza applicativa della misura cautelare dell'obbligo di dimora, emessa dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica, hanno proceduto alla notifica del provvedimento cautelare nei confronti di tre cittadini abatesi rispettivamente di 26, 20 e 19 anni, gravemente indiziati tutti del reato di lesioni personali aggravate e due di loro anche del reato di tentata rapina.
Per il 19enne ed il 26enne, inoltre, è stato disposto che non si allontanino dalle proprie abitazioni tra le 20 di ciascun giorno e le 7 del giorno successivo.
Gli indagati il 22 aprile scorso, in compagnia di un ragazzino minorenne, avrebbero aggredito un 18enne, sferrandogli calci e pugni e colpendolo con il suo stesso casco che gli sarebbe stato strappato di mano, allo scopo di impossessarsi della sua moto. Tuttavia, grazie alla resistenza opposta dalla vittima e da un suo amico intervenuto in soccorso nonché alla repentina intromissione di un passante, l'aggressione era stata interrotta e i tre si erano allontanati.
Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, si sono giovate dell'analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e delle testimonianze raccolte.