Sei colpi di pistola contro la saracinesca di una farmacia a due passi dalla piazza centrale. Pochi minuti per raggiungere il bersaglio, sparare e poi svanire. A puntare la pistola contro l'obiettivo il bandito seduto dietro. Una sequenza velocissima intorno alle 22. La fuga in moto con i volti coperti dai caschi integrali, avvantaggiati dal buio nella serata del primo maggio a Santa Maria la Carità, mentre la targa era stata coperta. I segni lasciati dai proiettili ancora nella saracinesca della farmacia Kyros a via Petraro, che ha regolarmente riaperto il giorno dopo. Questo quanto è stato ricostruito dall'esame delle immagini della videosorveglianza da parte dei carabinieri al lavoro sul caso dalla sera di mercoledì. Da capire, invece, cosa ci sia dietro il raid. Il racket è la prima pista seguita dagli inquirenti, anche se gli imprenditori titolari della farmacia hanno negato di avere ricevuto richieste di pizzo. Qualsiasi sia il movente è chiaro che si sia trattato di un avvertimento su cui i militari stanno accertando ancora i molti punti oscuri.