Sottoscritta questa notte l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto di Sanità Pubblica per la vigenza 2019/2021 che interessa 545 mila lavoratrici e lavoratori.
L'accordo che prevede un'aumento medio lordo mensile di 90 euro oltre ad specifiche indennità di categoria è stato sottoscritto da Aran e dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up che esprimono “grande soddisfazione per un risultato importante e atteso da tempo”.
“Con questo rinnovo, a fronte delle risorse stanziate dal governo, riconosciamo salario, diritti e tutele a lavoratrici e lavoratori che in questi anni difficili hanno affrontato l’emergenza pandemica garantendo la tenuta del Servizio sanitario nazionale e la salute dei cittadini. Il contratto riconosce a queste lavoratrici e lavoratori un importante riconoscimento del valore e dell’impegno profuso, sia sul fronte del salario che su quello dei diritti, e rappresenta un punto di partenza per un effettivo rilancio del Servizio sanitario, che dovrà passare adesso da maggiori risorse e da assunzioni stabili”, concludono i sindacati.
Questi i punti principali del nuovo contratto indicati dal sindacato:
- Riforma dell'ordinamento preofessionale e nuovo sistema di classificazione:
"una rivoluzione che semplifica il sistema delle responsabilità e delle competenze per Sanitari, Sociosanitari, Tecnici Amministrativi, Arpa, Irccs e Izs".
- Nuovo sistema degli incarichi:
"per dare maggiore valorizzazione delle professionalità espresse dai lavorator".
- Differenziali stipendiali:
"in sostituzione del precedente modello delle fasce, ciò consente di valorizzare l'esperienza, di aumentare il valore economico stipendiale".
- Miglioramento e qualificazione del sistema indennitario e rafforzamento delle relazioni sindacali:
"con lo spostamento di materie significative in contrattazione anche di secondo livello".
- Regolamentato il ricolrso al lavoro agile e lavoro da remoto nelle sua articolazioni. Migliorate sensibilmente le modalità di fruizione di permessi e congedi:
"previsti dal Ccnl e da disposizioni di legge"