La frase è tra le più famose di tutte anche se non si sa chi l'ha scritta. È stata scelta dal Parco archeologico di Pompei per celebrare San Valentino con uno dei graffiti a tema amoroso più noti della città antica.
«Amantes ut apes vita(m) mellita(m) exigunt», è stato inciso da un liberto greco o da un colto proprietario a margine di un quadretto con anatre affrescato sul fondo del peristilio della elegante Casa degli Amanti; un appassionato verso che paragona gli amanti alle laboriose api, che trascorrono la maggior parte della loro esistenza nella dolcezza del loro prodotto, il miele. "Gli amanti, come le api, passano una vita dolce come il miele", è la traduzione letterale.
E ricordato oggi sulle pagine social del Parco.
Sotto un'altra mano, più sincera e realista sceglie l'ironia. E ha scritto «Velle» cioè "magari", "Mi piacerebbe". E ancora più sotto, una mano diversa aggiunge: «Amantes amantes cureges», che stando all'interpretazione di Matteo Della Corte, è traducibile con "Amanti, amanti, (siete) bisognosi di cure", riflessione per certi versi ancora più beffarda.