Esiste anche una buona sanità, che troppe volte sconta problematiche legate alla cattiva gestione delle strutture sanitarie piuttosto che alle capacità e le professionalità dei medici.
L'esempio di buona sanità arriva da Avellino dove l'equipe medica dell'UO di Ortopedia e Traumatologia del San Giuseppe Moscati è risuscita con due interventi temerari ritenuti dai più molto azzardati visto il quadro clinico di partenza, a di rimettere in piede una 15enne di San Giuseppe Vesuviano che altrimenti avrebbe trascorso il resto della sua vita su una sedia a rotelle a causa delle sue ossa di vetro troppo fragili, dovute da una forma di osteogenesi imperfetta, malattia genetica rara che comporta una fragilità ossea e osteoporosi giovanile.
Il direttore della struttura campana, Antonio Medici, pur consapevole dei rischi connessi a un intervento già di per sé difficile e reso ancora più complesso dalla malattia della paziente, ha comunque deciso dopo una serie di attente valutazioni, di offrire alla giovane la possibilità di rialzarsi sulle proprie gambe con una operazione che si è svolta in due tempi: la prima volta, quando il prof. Medici coadiuvato da un’équipe di ortopedici e anestesisti, è intervenuto sulla frattura destra e sinistra da via posteriore, e la seconda, quando dopo una settimana la ragazza è tornata sotto i ferri per far trattare la frattura per via anteriore.
La ragazza è stata dimessa da qualche giorno e ha iniziato la fase della riabilitazione presso il proprio domicilio.