“San Catello non è il Santo dei miracoli, ma quello che ci ha insegnato a stare vicino ai fratelli. Agli ultimi”. E’ questo il messaggio forte che la Chiesa di Castellammare intende lanciare nella giornata più cara agli stabiesi, quella che è dedicata al Santo patrono della città. La statua di San Catello esce puntuale dalla Cattedrale alle dieci questa mattina, dopo l’omelia di don Ciro Esposito. Come già aveva fatto l’arcivescovo Alfano durante i vespri di ieri pomeriggio, il prete dall’altare lancia il messaggio dell’accoglienza. “San Catello vuole indicarci la strada maestra e aprire il cuore ai soli, agli ultimi ai richiedenti asilo”. Poi il cenno alla storia della sua vita: “Fu accusato per essersi ritirato a Faito per stare insieme ai perseguitati”. In tanti lo hanno atteso all’uscita dalla Cattedrale. Con i parroci, il sindaco Tony Pannullo e tanti fedeli la statua si è diretta, come ogni anno verso lo stabilimento Fincantieri. L'ha accompagnata la fanfara dei pompieri di Napoli in alta uniforme borbonica. Ai cantieri navali la sosta più sentita. Lì l’Arcivescovo Alfano si rivolgerà agli operai, ma lungo il percorso arrivati a via Brin attendono il santo anche gli operai dell’acqua Acetosella che aspettano vengano mantenuti gli impegni assunti e che non scompaia di nuovo un marchio storico a cui è abbinato il rilancio della città.