GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Castellammare

San Catello a Fincantieri, l'arcivescovo Alfano: "No alla violenza e alla camorra, giovani abbiate coraggio. Non mollate"

Dinanzi allo stabilimento il messaggio di Papa Francesco: "No alla durezza del cuore"

di Redazione
San Catello a Fincantieri, l'arcivescovo Alfano:

Ci sono gli operai ad ascoltarlo. Ci sono i tanti fedeli che hanno atteso questo momento. L’arcivescovo Alfano si rivolge a tutti, si rivolge soprattutto ai giovani. Al suo fianco la statua di San Catello che fa tappa davanti alla Fincantieri. E’ questo il luogo dal quale monsignore Alfano lancia il suo grido agli stabiesi, citando Papa Francesco: “Non alla violenza, no alla camorra”. Dice nel luogo simbolo della città, i cantieri navali in cui è passata la storia di migliaia di famiglie. “Unendo le forze possiamo dire no all’iniquità che produce violenza, no al rifiuto degli immigrati” dice dal palchetto dinanzi ai cancelli dello stabilimento, con alle spalle un altro luogo simbolo di difficoltà e riscatto: lo stabilimento delle Antiche Terme. “No alla durezza del cuore che è il male di questo secolo” dice l’arcivescovo ricordando le parole di Papa Francesco, Parla della difficile situazione in cui si trova Castellammare con una disoccupazione giovanile al 40 per cento. “No all’economia dell’esclusione, che taglia fuori i giovani”. Riprende il discorso del Pontefice soprattutto quando si rivolge ai ragazzi: “Aggiungo una parola che non voglio sia retorica. Coraggio non significa rassegnatevi. Significa siate creativi con la forza che vi da il Signore. Siate artigiani del futuro”. Dopo la lettura del messaggio di papa Francesco, monsignore Alfano all’interno della fabbrica parla di lavoro e delle nuove generazioni. “E’ una Castellammare che deve dire no a tutte le negatività e si al lavoro dei giovani”. Ma poi fuori dalla maggiore fabbrica della città, il confronto con la difficile realtà di aziende in crisi aspetta il passaggio di San Catello. A via Brin, dinanzi allo stabilimento della Acetosella, gli striscioni di protesta degli operai dai toni duri contro la proprietà che li ha portati alla chiusura dell’azienda di imbottigliamento delle acque minerali. I lavoratori si rivolgono agli stabiesi: “Aiutateci”. 


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19-01-2017 11:23:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA