Chissà cos’abbia realmente pensato Salvatore Esposito, quando si è trovato sul dischetto per tirare il calcio di rigore contro la sua amata Juve Stabia, di cui è grande tifoso, sotto la curva sud delle vespe. Questo pomeriggio è stato come un film per lui. Dopo il gol del fratello Francesco Pio, nel primo tempo, tra sportellate e tocchi di qualità, per un tocco di mano, l’arbitro, dopo aver consultato il var, ha fischiato calcio di rigore. Salvatore è il designato, pallone sotto al braccio, lo poggia sul dischetto…calcia, ma viene respinto da Thiam, ma è proprio sulla ribattuta che lo stabiese segna con un colpo di testa dei più facili, facendosi trovare pronto. Con piacere della sala stampa è stato lui a presenziare nel post-gara, raccontandoci di più su tutto ciò che ha provato in questo pomeriggio, emozioni che continueranno domani sera all’inaugurazione del campetto al rione Cicerone, dove sono cresciuti. Ecco le sue parole: “ Sul rigore ho alzato lo sguardo e sapevo che non sarebbe stato un rigore come gli altri non ho calciato come al solito, sono stato fortunato sulla respinta e mi sono fatto trovare pronto. Stanotte abbiamo dormito poco, siamo tifosi della Juve Stabia è stato difficile prepararla mentalmente, ma siamo professionisti, lo Stabia rimane nel cuore. È stata una vittoria fondamentale per creare entusiasmo alla squadra, dobbiamo dare il massimo sempre, ma al cuore non si comanda, siamo cresciuti qui e siamo legati alla Juve Stabia. Ti dico la Juve Stabia è forte, abbiamo dovuto sporcargli la palla per vincerla.” E sulla giornata di domani chiosa: “La felpa del cicerone la teniamo da quando siamo bambini, non dimenticheremo mai quei momenti, siamo contenti di aiutare chi è in difficoltà, di farli crescere in modo sano siamo contenti dell’inaugurazione del campo. Sto attraversando uno step di crescita, ho trovato un allenatore che ha fiducia in me, mi sta aiutando molto e questo volermi bene, sono cresciuto con Adorante, sono contento di vederlo con la maglia della Juve Stabia, ha molta qualità e farà bene.” Il grande sogno, conclude poi per tutti e tre i fratelli: “ Sarà quello di giocare tutti e tre in nazionale e di venire di nuovo a Castellammare.”