Bisogna che ti cambi affinchè tutto rimanga uguale, diceva più o meno così Tomasi di Lampedusa nel suo Gattopardo.
Sembra infatti che in casa Salernitana, dopo l'esonero del tecnico pidemontese subito dopo la pesante sconfitta subita a Torino, il maggiore candidato a succedere a Davide Nicola sia pro Davide Nicola. Un fatto che se vero sarebbe clamoroso.
Una situazione grottesca e dove il caos la fa da padrona, quella che si sta materializzando in queste ore casa granata, ma che al momento viene data dagli addetti ai lavori la più accreditata, tanto che è in atto un incontro tra il presidente Iervolino e lo stesso allenatore, per valutare se possono esserci i presupposti per poter andare aventi insieme fino a giugno.
Il motivo principale di questa scelta, aldilà del budget, è la difficoltà di trovare un allenatore quotato che dica si ad un contratto secco di sei mesi.
Certo il ritorno di Nicola le cui modalità di esonero non erano state gradite da tutta la squadra, lascia aperta la diatriba con il direttore sportivo De Sanctis, ma in società si scommette sulla capacità di moral suasion del patron per tenere compatto l'ambiente e raggiungere quanto prima la sospirata salvezza.
Tutto questo dopo due giorni di casting e dopo aver ascolto prima e chiesto la disponibilità poi a diversi allenatori "linberi" sulla piazza, da D'Aversa a Semplici, da Di Francesco ad Eddy Reja, per poi passare alla suggestine Rafa Benitez, con tifosi che rumoreggiano e a solo tre giorni dal derby con il Napoli, che sembra essere passato in secondo piano.