Ha fatto molta strada Earth Hour (ora della terra), da quando per la prima volta a Sidney nel 2007 le luci di gran parte della metropoli australiana si sono per un'ora. Il tempo necessario secondo gli organizzatori, per fermarsi e pensare seriamente a un futuro sostenibile contro i cambiamenti climatici.
Come ama chiamarla il Wwf, la granda ola di buio si è propagata nel mondo, e molte piazze e momunenti importanti si sono spenti per volontà della persone che hanno fortemente voluto che questa iniziativa divenisse un momento istituzionale nel tempo e in ogni luogo.
La sezione italiana del Wwf spera che anche nel 2016 ci sia un forte sentimento popolare ad accompagnare l'ora di buio per la terra; un'ora per sensibilizzare popoli e governanti sui rischi legati al cambiamento climatico in rapida evoluzione i cui impatti sono sempre più seri e preoccupanti.
Il desiderio è quello di lasciare alle generazioni del domani un mondo non condannato a disastri climatici catastrofici, ma invece pieno di vita e di gioia di vivere.
La forza dell'evento è che si rivolge a tutti dai giovani alle istituzioni, dalle imprese ai governanti, e lo fa con un messaggio forte:
"Per il clima, spegni le luci e accendi il cambiamento. Insieme è possibile".
Non ci resta che aspettare le 20,30 di sabato 19 marzo e spegnere simbolicamente per un'ora le luci di casa nostra.