Un crocifisso del 1700 sparito dalla Chiesa in cui era da secoli. Un'opera d'arte in legno trafugata nella parrocchia di San Nicola a Mezzapietra, domenica scorsa. A fare la terribile scoperta il parroco, don Antonio De Simone che, al termine di un incontro con i fedeli, si è accorto del furto. Si tratta del secondo raid ai danni del patrimonio artistico della tradizione religiosa avvenuto a Castellammare, a distanza di poche ore. Ma se si guarda a quanto avvenuto nei comuni vicini di Sant'Antonio Abate e Gragnano, l'elenco delle statue sacre rubate si allunga notevolmente. Gli inquirenti sono, infatti, al lavoro per ritrovare il crocifisso ligneo ma anche la statua del bambinello sottratta alla Chiesa del Gesù. Anche in quest'ultimo caso un'opera di fine seicento. Ad essere sparito, nella notte tra sabato e domenica scorsa, è il bambinello della Vergine del Carmelo che era stato realizzato per la chiesa dei carmelitani al Molo, distrutta per fare posto ai cantieri navali a fine settecento. E' allora che la statua diventa parte dei tesori della chiesa del Gesù, dove si trovava dal 1786 fino all'incredibile furto avvenuto nel fine settimana. Per secoli, quindi, è stata custodita nella cappella della famiglia Da Pozzo, dove è rimasta fino a quando qualcuno non ha pensato di farla sparire. Esattamente come nel caso del crocefisso ligneo a Scanzano. Un'opera d'arte di grande valore. A denunciare la scomparsa della statua del bambinello, domenica scorsa, don Michele Di Martino che attualmente è il rettore del Gesù. E' toccato, però, a don Antonio Cioffi, custode e memoria storica dei tesori lì conservati, scoprire il furto. "Io vado la domenica a dire la messa, è una perdita inestimabile per Castellammare". I primi a saperlo sono stati i fedeli, nella sua omelia don Antonio, fortemente provato, ha pregato per il ritrovamento della statua. A questo punto sono due le opere sacre, di grande valore, che rischiano di finire nel mercato nero delle stature rubate.