La premessa, in questo caso è d’obbligo: non mi sognerei mai di infangare il nome di una persona che non può avere diritto di replica, così come non farei il contrario, e se sperate di leggere un commento a favore dei Cinquestelle o contro di loro beh, vi consiglio di schiacciare il bottone in alto a destra per tornare indietro, e amici come prima.
La morte di Casaleggio, per i più curiosi, interessati alla politica ed ai gossip ad essa collegati poteva anche essere solo una questione di data, perchè malato da tempo; l’utente medio, però, ha vissuto questa situazione probabilmente commentando con una a caso tra le classiche espressioni di circostanza che vanno per la maggiore in questi frangenti: sì, perchè anche se probabilmente molto più vicino alla fine della sua vita terrena di quanto si sapesse, non gli hanno mai lesinato alcun tipo di attacco, e non tutti propriamente di fioretto, e i suoi movimenti , spesso per motivi di salute, venivano montati ad arte per farlo sembrare il più grande puparo nella storia dello stivale.
La cosa che mi fa sorridere adesso è il dramma esistenziale che stanno vivendo gli addetti stampa delle varie correnti politiche e dei vari singoli onorevoli: non dev’essere facile trovare parole di elogio e di cordoglio per una persona che fino al giorno prima rappresentava il male assoluto per la vita politica in italia, e che con Grillo formava un’accoppiata politico-demonica che gli ultimi gironi infernali di Dante al confronto sembravano Gardaland e Mirabilandia.
Sono curioso di capire se vincerà “è stato un leale avversario” o “il cordoglio ai familiari”; l’unica cosa certa è che ci saranno più frasi di circostanza in rete che banconote da 20 euro false in una zecca abusiva, perchè si sa, non sono morti, sono passerelle per mostrarsi con il proprio vestito buono.
Il fatto che fino al giorno prima si è tentato quasi di esorcizzarlo, è un dettaglio di poco conto, inutile e da non tener presente.
Altra domanda: visto che sono poco propenso a credere che la classe politica si prenda le proprie responsabilità senza giocare allo scarico olimpionico del barile, ora Beppe Grillo avrà le spalle talmente larghe da sopportare da solo tutte le colpe per i problemi che l’Italia ha accumulato dalla guerra di Somalia?