GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Il caso

Rischio frane a Castellammare, Scala a Cimmino: "Interventi urgenti, pronti a rivolgerci alla procura"

Leu presenta un dossier fotografico sullo stato del rivo San Pietro

di Redazione
Rischio frane a Castellammare, Scala a Cimmino:

La sinistra di Tonino Scala lancia l'allarme sul rischio frane e annuncia l'invio di foto e documenti alla Procura di Torre Annunziata. A creare pericolo secondo il consigliere comunale di Leu é la condizione in cui si trova il rivo San Pietro che, con l'autunno alle porte, potrebbe mettere a rischio in particolare il centro antico per il pericolo di frane innescate dalle piogge. Con una nota Leu attacca il sindaco Cimmino, presenta un dossier fotografico e spiega: "Il ripetersi dei fenomeni di interramento della zona Portuale prospiciente il Montil, per effetto del cattivo stato in cui versano i rivi, confermano i problemi e i pericoli che incombono sulla città e sul centro antico in particolare. Le ultime piogge hanno quasi occluso il rivo che si trova di fronte al circolo velico, il rivo San Pietro. Se non si interviene ad horas si rischia, in caso di forti piogge, con i numerosi detriti che provengono dal Faito, di creare l'effetto tappo che sarebbe deleterio per tutto il centro storico. La città ha già vissuto drammi che è bene ricordare per non commettere gli stessi errori. Lo stato della montagna, per effetto di anni di abbandono, con questi fenomeni evidenzia la necessità d’interventi non più rinviabili. Castellammare per i colpevoli ritardi della Regione e di che ha governato la città negli ultimi anni, non ha saputo utilizzare risorse disponibili, seppur insufficienti, per 10 milioni di euro. Oltre 5 anni di palleggiamento delle responsabilità: il nostro Comune ha mostrato limiti, insufficienze gravi, serie, basti dire che non è riuscito a programmare gli interventi e ha rinviato indietro i finanziamenti; la Regione, per le scelte fatte, ha accresciuto ritardi e incertezze circa i tempi occorrenti per sbloccare le procedure. L’ inverno è alle porte e con esso aumentano i rischi; anche per queste ragioni chiediamo, dopo gli annunci fatti nei mesi e negli anni precedenti, se è possibile sapere con certezza come stanno le cose. Sindaco lei lo sa? Sta facendo qualcosa? Dall’esterno, ed è grave che un consigliere comunale debba denunciare questa condizione, abbiamo l’impressione che lei si stia impantanando, che ha paura del confronto in Consiglio Comunale e nelle commissioni. È lì che avviene il confronto e si provano a trovare le soluzioni, ma ad oggi su questo,come su altri temi, c’è disinteresse. Mi auguro che il Presidente del Consiglio Comunale, si attivi per far partire le commissioni consiliari e per far sì che le discussioni avvengano nelle sedi competenti. Sul dissesto idrogeologico, sui pericoli esistenti non si può scherzare, le chiediamo di convocare subito una conferenza dei capigruppo. Nelle prossime settimane si firmerà accordo sui dieci miliardi ma la cifra non è sufficiente e serve uno sforzo da parte di tutti onde evitare il ripetersi di tragedie che Castellammare ha già vissuto. Noi nei prossimi giorni organizzeremo un sopralluogo per documentare le condizioni precarie esistenti e informeremo la Procura di Torre Annunziata".
Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

08-09-2018 10:31:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA