GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




L'operazione

Ridussero in fin di vita un ragazzo per rubargli lo scooter, incastrata la baby gang: custodivano le armi del clan

Arrestata la banda di quattro giovanissimi che hanno seminato il terrore tra Torre del Greco e Torre Annunziata

di Redazione
Ridussero in fin di vita un ragazzo per rubargli lo scooter, incastrata la baby gang: custodivano le armi del clan

Ridussero in fin di vita un ragazzo per rubargli lo scooter. Arrestata la baby gang che ha seminato il terrore tra Torre Annunziata e Torre del Greco. La banda di quattro giovanissimi si era resa protagonista di una sequenza dell’orrore la sera del 27 dicembre. Arrestati un ventenne e tre minorenni che, nel rapinare un giovane dello scooter, lo inseguono tentando di ammazzarlo a colpi di pistola. Due dei ragazzini fermati sono ritenuti dagli inquirenti vicini al clan Gallo-Limelli-Vangone. A sedici anni, già arruolati nella cosca che gestisce i traffici illegali tra Trecase, Boscotrecase e Boscoreale. Ai giovanissimi affiliati toccava anche custodire le armi, secondo gli inquirenti era nelle loro disponibilità  un fucile kalashnikov sequestrato il 1 dicembre 2016 a boscotrecase nella roccaforte dei gallo limelli-vangone.
I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata e  della compagnia di Torre del Greco hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare, una in carcere e l’altra in istituto penitenziario minorile, emesse dai gip di torre annunziata e da quello per i minorenni di Napoli. Pesanti le accuse dai cui dovrà difendersi la baby gang, dal tentato omicidio, tentata rapina, porto abusivo di armi comuni e da guerra e munizioni. Un quadro accusatorio già pesante a cui si aggiungono i rapporti con la cosca del boschese.  
L’inchiesta è partita dal ferimento di Antonio Malinconico, il giovane ventunenne di Torre del Greco, finito in trappola dopo essere stato scelto come bersaglio dalla baby gang.
In sella a due scooter lo avevano inseguito non riuscendo a raggiungerlo per portare a termine il colpo. Avevano così deciso di sparargli per bloccarlo, riuscendo a colpirlo a una caviglia. Ma alla baby gang non era bastato.
La vittima era stata comunque raggiunta davanti a una pizzeria e ferita con due colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata che lo avevano raggiunto al torace provocandogli lesioni gravissime. A salvargli la vita è stato l’arrivo immediato del 118 che gli ha prestato in tempi rapidissimi soccorso.
Il filone di inchiesta sulle armi del clan ha portato, invece, ad incastrare Andrea Vangone, il 58enne di Boscotrecase ritenuto reggente del clan, nonché a carico di Bernardo Fattorusso e Fabio Carpentieri, di 29 e 32 anni, entrambi di Boscotrecase, ritenuti contigui allo stesso sodalizio camorristico. E ora che i giovanissimi della cosca dovranno rispondere di avere provato ad uccidere un ragazzo di 21 anni solo per portargli via lo scooter. 


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19-05-2017 12:17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA